Francia convoca pure ambasciatore Usa dopo critiche a Macron
"Alimenta l'antisemitismo": questa l'accusa del diplomatico Usa, consuocero di Trump, al presidente Macron che ha provocato la nuova frizione
Il ministero degli Esteri francese ha convocato per la giornata odierna l’ambasciatore statunitense Charles Kushner, in risposta a una lettera inviata dal diplomatico al presidente Emmanuel Macron, in cui esprimeva “profonda preoccupazione per l’ondata di antisemitismo in Francia” e denunciava una “mancanza di azioni sufficienti” da parte del governo francese. Le dichiarazioni dell’ambasciatore – considerate da Parigi “accuse inaccettabili”, come quelle del vicepremier italiano e leader della Lega Matteo Salvini – sono state “fermamente respinte” dal Quai d’Orsay (sede del ministero degli Esteri francese), che ha ricordato che tali affermazioni “contraddicono il diritto internazionale, in particolare il dovere di non intromettersi negli affari interni degli Stati”, e “non sono all’altezza della qualità del legame transatlantico tra Francia e Stati Uniti”.
Seguito dell’attacco israeliano
La convocazione dell’ambasciatore, misura rara tra alleati, avviene pochi giorni dopo che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu aveva duramente attaccato Macron per aver promosso il riconoscimento dello Stato di Palestina, accusandolo di “alimentare l’antisemitismo”. La presidenza francese aveva definito le parole del premier israeliano “abiette, erronee e non resteranno senza risposta”. Nella sua lettera, infatti, Kushner riprende esplicitamente le tesi di Netanyahu: “Le dichiarazioni che denigrano Israele e i gesti di riconoscimento di uno Stato palestinese incoraggiano gli estremisti, fomentano la violenza e mettono in pericolo l’ebraismo in Francia”, scrive. “Non è più possibile procrastinare: l’antisionismo è antisemitismo, punto e basta”. Secondo Kushner, “non passa giorno in Francia senza che gli ebrei vengano attaccati per strada, che sinagoghe e scuole vengano danneggiate e che attività commerciali ebraiche siano vandalizzate”, aggiungendo che “quasi la metà dei giovani francesi afferma di non aver mai sentito parlare dell’Olocausto”.
Le parole del consuocero del presidente Usa a Macro
Il diplomatico, padre di Jared Kushner – genero di Donald Trump – ha elogiato le politiche del presidente repubblicano in materia di lotta all’antisemitismo, e ha invitato Macron ad “agire con determinazione”. La diplomazia francese ha risposto sottolineando che “l’aumento degli atti antisemiti in Francia dal 7 ottobre 2023 è una realtà che deploriamo” e che “le autorità francesi stanno dimostrando una mobilitazione totale contro questi atti intollerabili”. La lettera giunge in un contesto delicato: a fine luglio Macron aveva annunciato che la Francia voterà a favore del riconoscimento dello Stato di Palestina all’Assemblea generale delle Nazioni Unite di settembre, un’iniziativa sostenuta da oltre una dozzina di Paesi occidentali, tra cui Canada e Australia.
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