Nasce Domus Europa, nuovo centro per la rinascita ucraina
Centro europeo per la ricostruzione del Paese, dal 26 agosto al via la prima missione
In un momento cruciale per il futuro dell’Ucraina, prende vita Domus Europa, il nuovo Centro europeo di cooperazione Italia-Ucraina. Fondato e presieduto da Stefano Nicolussi Rossi, Domus Europa si propone come piattaforma permanente di dialogo e progettazione tra istituzioni pubbliche, università, imprese e società civile dei due Paesi. A rappresentare il Centro in qualità di portavoce ufficiale è Claudia Conte (nella foto di apertura, ndr), giornalista, scrittrice e attivista, impegnata in missioni di solidarietà a sostegno di donne e bambini ucraini vittime della guerra.
A dirigere e presiedere il comitato scientifico il senatore Marco Scurria, segretario della Commissione Affari europei del Senato. Vicepresidenti Angelo Paletta, Luca Colonna e Serena Tajé Forni, che ricopre anche la carica di direttore generale.
L’obiettivo di Domus Europa
Domus Europa nasce con un obiettivo ambizioso: accompagnare la ricostruzione dell’Ucraina non solo sul piano materiale, ma anche sociale e culturale, ponendo le basi per una cooperazione duratura tra Italia e Ucraina. Tra i partner strategici figura Renovua S.p.A., società fondata nel 2023 da Nicolussi Rossi e attiva in progetti ad alto impatto sociale. Tre i progetti principali già in fase operativa:
• Sanità e riabilitazione dei veterani di guerra: interventi chirurgici avanzati con la tecnologia TSR per amputati.
• Energia rinnovabile nei Carpazi.
• Finanza sociale: creazione di una banca dedicata agli sfollati interni e alle piccole imprese ucraine.
Il primo intervento operativo sul campo è previsto oggi 26 agosto a Rivne, con una missione ufficiale che vedrà protagonista il professor Alexander Gardetto, inventore della tecnologia TSR, accompagnato da Claudia Conte. Presso l’Ospedale Municipale di Rivne verranno effettuate operazioni chirurgiche gratuite su amputati di guerra, in collaborazione con cliniche e università ucraine, tra cui la Kharkiv Medical University. I pazienti seguiranno un percorso completo di riabilitazione e diventeranno testimonial del progetto.
Altri progetti
Durante la missione sono previsti anche incontri istituzionali con il viceministro della Salute ucraino, per avviare un accordo quadro volto alla produzione in loco di protesi bioniche compatibili con la tecnologia TSR. Con Domus Europa, Italia e Ucraina mettono a sistema competenze, risorse e volontà politica, dimostrando che la cooperazione europea può diventare azione concreta, capace di restituire dignità, autonomia e speranza a chi è stato colpito dalla guerra. Un progetto che unisce solidarietà, innovazione e diplomazia operativa, nel segno di un’Europa che costruisce ponti e non lascia indietro nessuno.
Un momento particolarmente toccante della missione sarà dedicato all’incontro con i bambini dell’ospedale Ohmatdyt di Kyiv, insieme al direttore generale Oleksandr Urin e al viceministro della Salute H.E. Edem Adamanov, che porterà un messaggio di vicinanza e speranza in un contesto segnato dalla sofferenza, cercando di offrire un aiuto concreto anche ai più piccoli. Durante la visita all’ospedale simbolo della resistenza ucraina – bombardato ma mai abbandonato – è inoltre programmato un intervento chirurgico a un bambino, che rappresenterà un forte segnale di umanità e impegno concreto verso i più vulnerabili.
Le parole della portavoce ufficiale
«Questa missione rappresenta l’essenza più autentica della cooperazione tra Italia e Ucraina: essere presenti dove c’è più bisogno, con soluzioni concrete, competenze e umanità. Non portiamo solo tecnologia, medicina e progetti di sviluppo: portiamo ascolto, rispetto a un popolo ferito. Incontreremo i pazienti amputati, li accompagneremo nel loro percorso di riabilitazione, e ci fermeremo con i bambini per giocare, sorridere, ascoltare. È in quei gesti che si misura la forza di un progetto. L’Ucraina non è sola, e l’Italia sarà lì per ricordarlo con fatti, non solo parole», dichiara Claudia Conte, portavoce ufficiale di Domus Europa.
Un’attenzione speciale sarà riservata anche all’Ucraina della diaspora e alla voce delle comunità ucraine presenti in tutta Europa e nel mondo.
Di qualche giorno fa la firma di un memorandum per infrastrutture strategiche e impianti sportivi con 5 comuni ucraini, per un valore complessivo di un miliardo di euro. Tutto questo prima della fine della guerra. Senza aspettare la ricostruzione, ma investendo da subito a sostegno del popolo e per la ripresa dell’Ucraina. Con coraggio e fiducia nel presente.
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