Witkoff: oggi “grande riunione su Gaza”, Netanyahu ribadisce la linea dura
L'inviato statunitense per il Medio Oriente annuncia l'incontro alla Casa Bianca per il futuro di Gaza
Gaza, Trump prepara con Witkoff un piano alla Casa Bianca
La crisi mediorientale resta al centro della diplomazia internazionale: l’inviato statunitense per il Medio Oriente, Steve Witkoff, ha annunciato che oggi si terrà alla Casa Bianca “un grande incontro sotto la guida del presidente Donald Trump” per discutere del futuro di Gaza, devastata da quasi due anni di guerra. “Stiamo sviluppando un piano molto completo per il giorno dopo”, ha dichiarato Witkoff a Fox News, senza tuttavia fornire ulteriori dettagli sui contenuti dell’iniziativa.
Netanyahu ribadisce: “Stiamo impedendo la costruzione di uno Stato Palestinese”
Parallelamente, da Israele arrivano nuove dichiarazioni del premier Benjamin Netanyahu, che dopo una riunione del gabinetto di sicurezza a Gaza ha ribadito la sua linea dura: “Ho detto che avremmo impedito la creazione di uno Stato palestinese, e lo stiamo facendo insieme. Ho detto che avremmo costruito e mantenuto parti della nostra terra, della nostra patria, e lo stiamo facendo”. Netanyahu ha definito l’operazione militare in corso come una battaglia che “è iniziata a Gaza e finirà a Gaza”, promettendo la liberazione di tutti gli ostaggi e la fine della minaccia di Hamas.
Nel frattempo, sul fronte regionale, l’esercito israeliano (Idf) ha intercettato nelle ultime ore missili lanciati dallo Yemen, confermando come il conflitto abbia ormai un raggio di instabilità che supera i confini palestinesi e si estende a tutta l’area mediorientale.
Continuano le proteste in Israele
Mentre sul piano politico e militare si moltiplicano incontri e dichiarazioni, in Israele cresce la pressione interna. Migliaia di persone sono tornate in strada per chiedere un accordo immediato per la liberazione degli ostaggi ancora detenuti a Gaza. Secondo quanto riportato dal Times of Israel, la giornata di mobilitazione promossa dall’Hostages and Missing Families Forum è iniziata ieri alle 6:29 del mattino, l’ora esatta dell’attacco lanciato da Hamas il 7 ottobre 2023. I manifestanti hanno srotolato bandiere israeliane davanti all’ambasciata statunitense a Tel Aviv e bloccato il traffico in direzione sud sull’autostrada Ayalon.
Le proteste, che sono proseguite per tutta la giornata, intendono mantenere alta l’attenzione sul destino dei prigionieri e spingere il governo israeliano a trattare. Un segnale di come, oltre al fronte militare, la questione degli ostaggi resti oggi il nodo più sensibile e simbolico della guerra di Gaza.
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