Politica

Meeting di Rimini, oggi tocca a Meloni: è la prima volta da premier

Nella giornata conclusiva della kermesse il discorso della Presidente del Consiglio, dall'Ucraina a Gaza fino alla politica interna

di Redazione -


È atteso per oggi alle 12 l’intervento di Giorgia Meloni al Meeting di Rimini, la tradizionale kermesse di Comunione e Liberazione che segna simbolicamente la fine della pausa estiva e il ritorno della politica tra la gente. Per la presidente del Consiglio si tratta della prima volta da premier: l’ultima partecipazione risale al 2022, alla vigilia delle elezioni che l’avrebbero portata a Palazzo Chigi.

Meeting di Rimini: il discorso di Meloni

Dopo lo stacco tra le vacanze in Grecia e Puglia e il vertice a Washington con Donald Trump e i leader europei, Meloni torna a Rimini nell’ultimo giorno della manifestazione, accolta dal presidente della Fondazione Meeting, Bernhard Scholz. Il suo discorso, atteso di circa mezz’ora, dovrebbe toccare i principali dossier internazionali – dal conflitto in Ucraina alla crisi di Gaza, passando per i rapporti con gli Stati Uniti – ma anche i temi interni, con particolare attenzione alla prossima manovra economica, al sostegno al ceto medio e alle famiglie. Non mancheranno i riferimenti alla politica europea e alla sfida della tenuta dei conti pubblici.

In ambienti di maggioranza, qualcuno ha azzardato un parallelismo tra la manifestazione di Comunione e Liberazione e Atreju, la festa annuale di Fratelli d’Italia: due eventi differenti, ma entrambi fondati sul confronto e sull’impegno dei volontari. Per Meloni sarà anche un test davanti all’“applausometro” del pubblico riminese, notoriamente attento e partecipe.

La giornata vedrà protagonista anche Matteo Salvini, atteso nel pomeriggio alle 17.30 in un panel su infrastrutture e modernità insieme ai vertici di Infratel e Ferrovie dello Stato. Il leader della Lega, reduce dalle polemiche con Emmanuel Macron e dal botta e risposta interno con Antonio Tajani sul dossier banche, interverrà in un momento delicato per gli equilibri del centrodestra.

Restano infatti aperte diverse partite all’interno della maggioranza: dal caso della Commissione vaccini, con la decisione del ministro Schillaci che ha irritato Palazzo Chigi, alla definizione delle candidature per le prossime regionali. Dopo l’investitura in Toscana di Alessandro Tomasi, restano da sciogliere i nodi di Veneto, Campania e Puglia, con tensioni sotterranee tra FdI, Lega e Forza Italia.

Una possibile occasione di confronto potrebbe arrivare il 28 agosto, con il Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi. Intanto, per oggi, i riflettori sono puntati su Rimini, dove la premier Meloni tornerà a dettare la rotta della nuova stagione politica.


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