Attualità

Leone XIV incontra le religiose: “Chiesa che guarda alla Santa Famiglia”

di Andrea Canali -


Sicuramente edificante si è rivelata l’udienza in Vaticano del 23 agosto scorso, riservata alle religiose partecipanti ai Capitoli Generali di quattro Istituti religiosi femminili, ricevute nella sala del Concistoro sito all’interno del Palazzo Apostolico Vaticano. Leone XIV ha ricordato l’impegno nei confronti di chi vive nel bisogno, invitando ad assistere loro con l’ascolto, il consiglio e l’aiuto nello spirito della Santa Famiglia di Nazareth.

Nella fattispecie, i vari ordini presenti sono stati i seguenti: di Misioneras Hijas de la Sagrada Familia de Nazaret, Istituto Figlie di Nazareth, Istituto Apostole della Sacra Famiglia, Suore di Carità di Santa Maria dette del Buon Consiglio. Nelle sue riflessioni, il Santo Padre ritiene che tali comunità, anche spiritualmente, sono presenti nella cristianità di oggi e che possono essere pertanto considerate espressioni di una Chiesa che guarda alla Santa Famiglia di Nazareth. Quest’ultima è: “Focolare di preghiera, fucina d’amore e modello di santità”.

Le parole di Papa Leone nell’udienza con le religiose

Il Pontefice, all’inizio dell’incontro, ha richiamato le parole di San Paolo VI in Terrasanta quando, il 5 gennaio 1964, nella Basilica dell’Annunciazione, esortava a guardare a Gesù, Maria e Giuseppe per comprendere ancora meglio “l’importanza della famiglia, la sua comunione d’amore, la sua bellezza semplice e austera, il suo carattere sacro e inviolabile, la sua pedagogia dolce e la sua naturale e insostituibile funzione nella società” affermando: “La famiglia, ai nostri giorni, ha più che mai bisogno di essere sostenuta, promossa, incoraggiata: con la preghiera, con l’esempio e con un’azione sociale sollecita, pronta a soccorrerne i bisogni. La vostra testimonianza carismatica e il vostro lavoro di consacrate, in tal senso, possono fare tanto”.

Inoltre, Leone XIV, ha confermato la ricchezza che gli Istituti religiosi femminili portano in sé: il carisma, donato dallo Spirito ai fondatori (Josep Manyanet, María Encarnación Colomina, Maria Luigia Angelica Clarac, Giuseppe Guarino, Carmela Auteri, Teresa Ferrara, Agostino di Montefeltro), e che ancora continua a rinnovarsi, avendo anche ispirato grandi scuole di spiritualità, dichiara il Papa, come la francescana e la salesiana.

La speranza che il Giubileo incarna, aggiunge Leone, è quella a cui le religiose, “segno e profezia”, dicendo testualmente: “sono chiamate a tendere per cogliere beni futuri. Portate la presenza fedele e provvidente del Signore nelle storie dei vostri Istituti; portate la virtù con cui chi vi ha preceduto, spesso attraversando dure prove, ha risposto ai doni di Dio”. Nel concludere il suo discorso, il Pontefice esorta a rinnovare l’impegno nei confronti di “bambini, bambine, mamme, papà, anziani, giovani” per far rifiorire “le stesse virtù e lo stesso amore della Santa Famiglia”. Riaffermando : “Continuate le opere che vi sono state affidate facendo famiglia e stando vicine alle persone che assistete, con la preghiera, l’ascolto, il consiglio, l’aiuto, per coltivare e diffondere, nelle diverse realtà in cui operate, lo spirito della casa di Nazareth”.

Tale compito è insito nelle suore che hanno sempre assolto proprio come delle “sorelle” appunto, che svolgono il loro ruolo nella Chiesa cattolica di supporto nella società, avendo pronunciato voti pubblici e semplici di povertà, obbedienza e castità e che conducono una vita dedita a opere di apostolato attivo, come l’assistenza ad anziani e ammalati e/o degli orfani, oltre all’istruzione e l’educazione cristiana della gioventù sicuramente utile in una società così accelerata e secolarizzata che sembrerebbe aver perduto la bussola dell’orientamento e, più in generale, della fiducia e della responsabilità. In conclusione dell’incontro, Leone XIV ringrazia per il lavoro svolto in tante parti del mondo da parte delle suore, affidando le religiose all’intercessione della Madre di Dio e di San Giuseppe, affinché il loro cammino spirituale, e la loro missione, possano essere accompagnate, sostenute, tutelate e protette, continuando a fare del bene nel mondo.


Torna alle notizie in home