Meloni e Salvini: scoppia la “pace” sulla sfida per i giovani
A Rimini ribadita la necessità di iniziative concrete per favorire l'acquisto di una casa
“Stiamo preparando d’intesa con Matteo Salvini un grande “piano casa” per le giovani coppie“, così la premier Giorgia Meloni dal palco del Meeting di Rimini. Dove ha sottolineato l’importanza di un piano casa a prezzi calmierati per agevolare le giovani coppie a costruirsi una famiglia, affermando che “faremo tutto il necessario a ricostruire una società amica della famiglia e della natalità, nella quale la genitorialità sia protetta e sostenuta”.
Una casa per le giovani coppie
Parole indispensabili: nelle stesse ore veniva diffuso uno studio di Ener2crowd, il cui scenario evidenzia “i giovani sempre più distanti dalla possibilità di acquistare un appartamento e, quando ci riescono, sono costretti ad indebitarsi per un’intera vita, il doppio del tempo che impiegavano le generazioni precedenti“. “Un giovane a Milano per acquistare casa impiegherebbe 147,5 anni senza mutuo e 141,3 anni con il mutuo, a Roma rispettivamente 101,2 e 87,6 anni, a Firenze 95,7 e 79,2” enfatizza Niccolò Sovico, ceo e cofounder della piattaforma per gli investimenti Esg.
Tempi lunghissimi a causa dell’attuale mercato del lavoro ed alle basse ed incostanti retribuzioni, anche a Bolzano (89,9 anni senza mutuo), Bologna (85,5 anni), Monza e Brianza (83,3 anni), a Venezia (82,4 anni), a Lucca (82 anni), Siena (82 anni), Pisa (82 anni), Torino (81,7 anni), Savona (80,9 anni), La Spezia (80,9 anni), Trento (80,2 anni), Brescia (78,7 anni), Bergamo (78,7 anni), Rimini (77,6 anni), Genova (76,9 anni) e Trieste (75,6 anni).
A Rimini il via di una svolta
A Rimini la premier ha aggiunto: “Faremo tutto il necessario per ricostruire una società amica della famiglia e della natalità, nella quale la genitorialità sia protetta e sostenuta”. Impegni che sono stati al centro di una rapida telefonata intercorsa tra la presidente del Consiglio e il vicepremier leghista Matteo Salvini che al Mit da tempo ha attivato il Tavolo Casa con la partecipazione di enti locali, associazioni di categoria e altri stakeholder.
L’occasione per riaffermare la necessità di abbandonare fibrillazioni e tensioni e continuare a presentare al Paese l’unità degli intenti dell’esecutivo su temi che sicuramente ritorneranno nell’agenda politica quotidiana delle prossime Regionali e che in ogni caso sono prioritari per tutti gli italiani.
A giugno il Piano Casa Italia
Già a giugno, il governo aveva lanciato il “Piano Casa Italia” con uno stanziamento di 660 milioni di euro per rilanciare l’edilizia, semplificare le norme e potenziare l’offerta abitativa, ponendo attenzione a politiche abitative per famiglie a basso reddito, incluse quelle delle giovani coppie, con modelli abitativi flessibili, inclusivi e accessibili economicamente.
Con una erogazione dei fondi studiata in due fasi: 100 milioni riservati a progetti pilota tra il 2027 e il 2028 e 560 milioni per il triennio post-2028. Nei propositi ieri così conclamati a Rimini, iniziare con iniziative mirate su scala ridotta per monitorare, raccogliere e mettere a frutto dati concreti per valutare quali investimenti effettuare in futuro.
Un percorso che ha previsto anche la profonda revisione del Testo Unico dell’Edilizia e un approccio con precisione indirizzato al rafforzamento delle politiche abitative per le famiglie a basso reddito, promuovendo e incentivando modelli abitativi idonei a rispondere alle esigenze delle comunità, sia a livello residenziale che sociale, non soltanto per massimizzare la redditività degli immobili.
Dal punto di vista delle agevolazioni sul mutuo prima casa, è stata già prorogata fino al 2027 la garanzia statale fino all’80% dell’importo del mutuo per gli under 36, che permette alle giovani coppie con requisiti reddituali (l’Isee inferiore a 40mila euro) di accedere più facilmente alla prima casa tramite mutuo a tassi calmierati, quota a cui il governo ha destinato fondi per complessivi 670 milioni nel triennio 2025-2027.
Una risposta strutturale
Parole, quelle di Rimini e non a caso rivolte ad una platea ove erano prevalenti e numerosissimi i giovani, che non sono sembrate l’ennesimo episodio della mai interrotta campagna elettorale degli ultimi anni. La filosofia che le guida appare essere la costruzione di una risposta strutturale e sostenibile al disagio abitativo, in particolare per le giovani coppie e le famiglie, mettendo insieme ricadute sociali – il sempre centrale tema della famiglia accompagnato a quello della natalità – con l’ innovazione abitativa e il rigore gestionale. Non una semplice etichetta buona per rabbonire gli italiani.
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