Esteri

Gaza e Gerusalemme, il sinistro tempismo perfetto dell’orrore

L'Ue non sostiene l'azione della Global Sumud Flotilla

di Ernesto Ferrante -


Più guerra di prima. Sangue che spiana la strada ad alti massacri. Messaggeri di morte che, per una sinistra coincidenza, provengono proprio da quel lembo di terra bersaglio di mire e di odi. L’orrore in alcuni casi è tutt’altro che cieco e ha un tempismo perfetto. Lo Shin Bet ha annunciato l’arresto di un uomo sospettato di aver guidato l’auto che ha portato i due attentatori sul luogo dell’attacco a Gerusalemme est. I due autori dell’azione, entrambi palestinesi della Cisgiordania, hanno aperto il fuoco sui civili all’incrocio di Ramot, uccidendone sei e ferendone almeno altri 20.

L’avvertimento di Netanyahu dopo l’attacco a Gerusalemme

“Una potente guerra contro il terrorismo è in corso su tutti i fronti”, ha dichiarato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu parlando ai media israeliani. “Stiamo circondando i villaggi da cui provengono i terroristi”, ha aggiunto Netanyahu. Il Times of Israel ha riferito che i due attentatori, neutralizzati da un agente della sicurezza e da un civile armato provenivano dalle città di Qatanna e Al-Qubeibah, a sudest di Ramallah.

“I combattimenti continuano nella Striscia di Gaza”, ha assicurato Netanyahu, garantendo che Israele “distruggerà Hamas come promesso e libererà i nostri ostaggi, tutti i nostri ostaggi”. Ma, ha proseguito, “purtroppo la guerra continua anche a Gerusalemme, in Giudea e Samaria, dove siamo intervenuti con grande forza”.

Smotrich vuole lo smantellamento dell’Anp

Il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich ha chiesto che l’Autorità nazionale palestinese (Anp) venga smantellata dopo i fatti di Gerusalemme est. “Lo Stato di Israele non può accettare un’Autorità Nazionale Palestinese che cresce ed educa i propri figli per uccidere gli ebrei”, ha scritto su ‘X’ il ministro di estrema destra. “L’Autorità Nazionale Palestinese deve scomparire dalla mappa e i villaggi da cui provengono i terroristi dovrebbero assomigliare a Rafah e Beit Hanoun”, ha proseguito Smotrich evidenziando “il coraggio del soldato e dello studente di Kollel che hanno affrontato e neutralizzato i terroristi, prevenendo così probabilmente un attacco ancora più grande”.

La presidenza palestinese, dal canto suo, “ha ribadito il suo rifiuto e la sua condanna di ogni danno ai civili palestinesi e israeliani, e il rifiuto di ogni forma di violenza e terrorismo da qualsiasi fonte”.

A Gaza si continua a morire

Hamas ha elogiato l’attacco terroristico, definendolo un’“operazione eroica”. Per le Brigate Al-Quds, braccio armato della Jihad islamica palestinese, si è trattato di “una risposta naturale e legittima ai crimini in corso del nemico sionista” contro i palestinesi nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania.

Le Forze della difesa israeliana (Idf) hanno colpito un edificio di quattro piano nella zona occidentale di Gaza City spiegando che veniva utilizzato dall’intelligence del movimento islamico di resistenza. Nel palazzo avevano sede diversi uffici stampa, tra cui quelli del canale Al Araby. L’esercito israeliano ha comunicato di aver condotto un raid “di precisione” per cercare di ridurre al minimo le vittime civili, ricordando di aver diramato avvertimenti per l’evacuazione della zona.

Il presidente degli Stati Uniti Donald “Trump lo ha detto chiaramente ieri. Israele ha detto sì alla sua proposta” per un cessate il fuoco a Gaza. Siamo pronti ad accettare un accordo che metta fine alla guerra sulla base della decisione del governo”. Lo ha reso noto il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar nel corso di una conferenza stampa a Budapest insieme all’omologo Peter Szijjarto. Sa’ar ha ricordato che le condizioni sono “il ritorno dei nostri ostaggi” e che Hamas “deponga le armi”.

La posizione pilatesca dell’Ue sulla Global Sumud Flotilla

Una portavoce della Commissione europea, durante il briefing giornaliero con la stampa in merito all’operazione della Global Sumud Flotilla, ha fatto sapere che l’Ue non incoraggia “flottiglie come questa, perché fondamentalmente possono aggravare la situazione e mettono anche a rischio i loro partecipanti”. Questo, tuttavia, “non significa che sono giustificabili gli attacchi contro tali flottiglie, come attacchi con droni, eccetera”. L’esecutivo Ue ritiene che “il modo migliore per fornire aiuti umanitari sia tramite i nostri partner”.


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