Indagata Giusi Bartolozzi. Si avvera la profezia dell’Anm
Giusi Bartolozzi, capo di gabinetto del ministro della Giustizia Carlo Nordio, è indagata con l’accusa di aver reso false dichiarazioni ai pubblici ministeri ai quali era stato affidato il dossier sul caso Almasri. L’iscrizione nel registro degli indagati della dirigente numero uno del dicastero di via Arenula non sorprende particolarmente, anzi, era nell’aria da diverse settimane. L’ipotesi di un suo coinvolgimento sotto il profilo giudiziario è divenuta immaginabile fin da quando è emerso che aveva gestito in prima persona lo spinoso caso del rimpatrio del generale e torturatore libico, per poi apparire praticamente scontata dopo che il Tribunale dei ministri ha trasmesso alla Giunta per le autorizzazioni di Montecitorio la richiesta di processo per i ministri Nordio e Piantedosi, oltre che il sottosegretario Mantovano.
Lo scontro tra governo e toghe
Il braccio di ferro che, in concomitanza con la richiesta del Tribunale dei ministri, si è innescato tra il governo e la magistratura ha infatti coinvolto a più riprese Giusi Bartolozzi. Al punto che, scatenando una sequela di polemiche, il presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Cesare Parodi, aveva ventilato seri problemi politici per il governo qualora la capo di gabinetto di Nordio fosse risultata coinvolta dal punto di vista giudiziario nell’affaire Almasri. Detto, fatto. La profezia di Parodi si è avverata, almeno a metà. Di fatto Giusi Bartolozzi è ufficialmente indagata, ma che questa circostanza provochi scossoni politici tali da minare la tenuta dell’esecutivo è tutto da vedere. Quel che appare sicuro è che affrontare questa novità non sarà una passeggiata per la maggioranza, già chiamata a camminare sulle uova nella Giunta per le autorizzazioni, dove sia il presidente dell’organismo parlamentare che il relatore sul caso Almasri sono esponenti dell’opposizione. La Giunta si riunirà proprio oggi e, come più di una fonte ha fatto trapelare, di certo si provvederà a “valutare” l’iscrizione di Giusi Bartolozzi nel registro degli indagati della procura di Roma.
Le reazioni
Dal ministero della Giustizia, appena è stata resa nota l’indagine a carico di Bartolozzi, è stata invece fatta trapelare “totale serenità”. Solo in serata, dopo le reazioni sdegnate dell’opposizione, con il Pd che in barba a ogni principio garantista ha chiesto le dimissioni della Bartolozzi, Nordio ha affidato a una nota “piena e incondizionata solidarietà al mio capo di Gabinetto”, che, ha aggiunto il ministro, “ha sempre agito nella massima correttezza e lealtà, informandomi tempestivamente ed esaurientemente delle varie fasi della vicenda Almasri e di tutti gli aspetti ad essa relativi”.
Torna alle notizie in home