Esteri

I falchi suonano la carica dopo l’incursione dei droni russi nei cieli polacchi

di Ernesto Ferrante -


Si terrà oggi alle 15 ora locale, le 21 in Italia, la riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite richiesta dalla Polonia per discutere delle incursioni dei droni russi nel suo spazio aereo. Lo ha riferito la presidenza sudcoreana del Consiglio.

“La Russia sta cercando di misurare le capacità e le reazioni sia della Polonia che della Nato nel tentativo di applicare le lezioni apprese a scenari di futuri conflitti con l’Alleanza atlantica e anche probabilmente cerca di limitare o esercitare deterrenza contro gli aiuti militari occidentali all’Ucraina”, ha scritto l’Institute for the Study of War. Alcune delle piattaforme impiegate sono droni esca “Gerbera”, hanno sottolineato gli analisti del think tank statunitense.

Zelensky dà suggerimenti agli alleati

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha esortato i suoi alleati europei a rivedere le proprie capacità di difesa aerea. L’Ucraina è “aperta e pronta a fornire sostegno agli sforzi dei nostri alleati”, ha dichiarato Zelensky nel corso di una conferenza stampa congiunta a Kiev con il suo omologo finlandese, Alexander Stubb. Secondo Zelensky, Paesi come la Polonia dovrebbero prendere in considerazione approcci multilivello simili a quello ucraino, poiché i sistemi missilistici come il Patriot di fabbricazione statunitense sono troppo costosi per essere utilizzati contro i droni più economici utilizzati dai russi. “Nessuno al mondo ha abbastanza missili per abbattere tutti i diversi tipi di droni”, ha osservato il leader ucraino.

Starmer e Merz pronti a rafforzare i dispiegamenti Nato

Il premier britannico Keir Starmer ha avuto un colloquio telefonico con il presidente francese Emmanuel Macron, dopo aver parlato anche con il cancelliere tedesco Friedrich Merz. “In entrambe le conversazioni, i leader hanno condannato la scioccante violazione dello spazio aereo della Nato e della Polonia da parte della Russia”.

“È chiaro che la Russia sta continuando a intensificare la sua aggressione, aumentando sistematicamente i suoi attacchi attraverso una campagna di azioni sempre più bellicose, compresi gli attacchi al consiglio dei Ministri e alle missioni diplomatiche a Kiev”, ha denunciato il premier britannico.

Confrontandosi su come il Regno Unito e la Francia potrebbero rafforzare le difese di Varsavia, Starmer ha affermato che Londra “è pronta a sostenere qualsiasi ulteriore dispiegamento della Nato nella regione”. Per quanto riguarda la questione della sicurezza, Merz e il laburista hanno evidenziato “l’importanza di difendere la Nato dalle minacce convenzionali e ibride poste dalla Russia”.

La Germania ha deciso di rafforzare la sua partecipazione alla missione Nato a difesa dello spazio aereo polacco. Berlino ha reso noto che “estenderà e espanderà” il proprio ruolo nel Programma di sorveglianza degli spazi aerei, raddoppiando il numero di Eurofighter dispiegati, portandoli a quattro, e prolungando la missione di tre mesi.

Le autorità lettoni hanno annunciato la chiusura per una settimana del proprio spazio aereo al confine orientale con Russia e Bielorussia, dopo le tensioni dovute all’intrusione di droni russi in Polonia.

Per la Russia quella sui droni è retorica

Per il Cremlino non c’è nulla di nuovo nella “retorica polacca”. “Per quanto riguarda la retorica delle dichiarazioni che sentiamo da Varsavia, non c’è nulla di nuovo. Questa retorica è stata caratteristica di quasi tutte le capitali europee negli ultimi tempi. Vediamo che continua”, ha detto il portavoce presidenziale Dmitry Peskov ai giornalisti.


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