Attualità

Commercialisti: il CdM ha approvato la riforma della professione

Il tirocinio sarà possibile durante gli studi. Più attenzione per la formazione

di Redazione -


Il governo Meloni ha messo fine a una situazione di stallo che durava da venti anni, con il via libera definitivo alla riforma dei commercialisti. Nella giornata di ieri, il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro della Giustizia Carlo Nordio, “ha concluso l’esame e ha approvato il disegno di legge di delega al Governo per la riforma della disciplina dell’ordinamento della professione di dottore commercialista e di esperto contabile”. Il testo “mira a riorganizzare le attività professionali e a valorizzare i profili multidisciplinari della categoria dei commercialisti ed esperti contabili, al fine di rispondere in modo più efficace alle esigenze del mercato”, si legge nel comunicato ufficiale di palazzo Chigi.

Le principali novita della riforma

L’esecutivo, continua la nota, “è delegato a riordinare le attività professionali, distinguendo quelle riservate per legge da quelle che connotano tipicamente la professione nell’ambito tributario, economico-aziendale, finanziario, societario e giuslavoristico”. Prevista “la revisione della disciplina del tirocinio, con la possibilità di svolgerlo interamente durante il corso di studi, triennale per gli esperti contabili e magistrale per i commercialisti, al fine di ridurre i tempi per l’abilitazione e favorire un accesso più rapido al mondo del lavoro”.

Si introducono inoltre “misure per definire una disciplina specifica per le società tra professionisti, regolamentandone l’iscrizione all’albo e il funzionamento, in linea con gli obiettivi di semplificazione e innovazione”. E infine: “Si rafforza l’obbligo di aggiornamento professionale per gli iscritti, con particolare attenzione alle nuove materie emergenti, come la crisi d’impresa”.

La soddisfazione di Elbano de Nuccio

Il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio, ha parlato di “una nuova giornata che non esito a definire storica per la nostra professione”. “Prende così concretamente il via l’iter che porterà alla riscrittura della carta d’identità dei commercialisti italiani, per preservarne la funzione centrale nel nostro sistema economico e fiscale, in un contesto in costante e radicale mutamento”, ha aggiunto de Nuccio.

Il numero uno della categoria professionale ha evidenziato come si tratti “di un passaggio fondamentale che segna un punto di svolta nella storia della categoria, introducendo criteri di modernizzazione che sapranno proiettare la professione verso il futuro, in linea con le esigenze del Paese e con gli standard europei”.

De Nuccio ha rivolto “un ringraziamento speciale al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al Sottosegretario Alfredo Mantovano, al nostro Ministro vigilante, quello della Giustizia, Carlo Nordio, e a tutti i membri del Governo che hanno dimostrato ancora una volta vicinanza e sensibilità verso i commercialisti italiani, confermando attenzione e ascolto per una professione cardine del sistema economico, sociale e istituzionale del Paese”.


Torna alle notizie in home