Salute

Pelle, macchie, secchezza e grigiore: dopo le vacanze riti e i trattamenti mirati

La pelle dopo l’estate non mente: o la disintossichi o invecchia. Le strategie per riprendersi in benessere

di Redazione -


di ANGELINA DE SANTIS
Il ritorno alla quotidianità dopo l’estate non riguarda solo gli orari, le agende fitte e i ritmi più serrati, ma anche la pelle, che porta addosso il segno delle vacanze: sole, vento, salsedine, aria condizionata.

L’incarnato che appariva dorato e luminoso in agosto a settembre rischia di diventare spento, irregolare, segnato da piccole macchie e da quella sottile secchezza che racconta più di un tramonto in spiaggia.
È qui che entra in gioco il concetto di detox cutaneo, non come moda effimera, ma come reale necessità per restituire equilibrio e vitalità all’epidermide.

Il primo passo è la pulizia profonda. Dopo mesi di filtri solari e bagni di sudore, la pelle ha bisogno di liberarsi da residui che un semplice detergente non riesce a rimuovere. La detersione deve essere dolce ma efficace: meglio orientarsi su mousse enzimatiche o gel schiumogeni delicati, capaci di rimuovere impurità senza impoverire il film idrolipidico. Una volta a settimana il peeling diventa un alleato imprescindibile: esfoliare significa togliere il grigiore superficiale e stimolare il rinnovamento cellulare. Meglio alternare formule chimiche leggere, a base di acido glicolico o lattico, con scrub meccanici sottili che non graffino.

Il secondo step è l’idratazione intensa. Dopo il sole la pelle è come una pianta che ha dato il meglio di sé e ora reclama acqua. Qui entrano in gioco sieri e booster a base di acido ialuronico, pantenolo e niacinamide, capaci di penetrare in profondità e ricostruire la barriera cutanea. Le creme vanno scelte non troppo ricche, per non soffocare, ma concentrate in attivi restitutivi: aloe vera, ceramidi, peptidi. La regola è stratificare, con la filosofia del layering: detergere, applicare un tonico riequilibrante, stendere il siero e chiudere con la crema. Il detox passa anche da trattamenti professionali.

Una pulizia viso dall’estetista a settembre è quasi un obbligo: permette di liberare i pori, uniformare il colorito, preparare la pelle ai mesi freddi. Molto utili anche i trattamenti ossigenanti, che ridanno energia e tono a una cute spenta, e le maschere LED, che stimolano collagene ed elasticità. Per chi vuole concedersi un lusso rigenerante, i rituali in spa a base di fanghi termali o percorsi hammam con scrub al sale sono un toccasana, non solo per la pelle ma anche per lo spirito.

Non meno importanti i riti casalinghi: dedicare due sere a settimana a una maschera è un gesto semplice che cambia la pelle. Quelle in tessuto, imbevute di vitamine e antiossidanti, sono perfette per un trattamento urto, mentre le maschere in crema con argilla rosa o caolino purificano senza seccare.

Per gli occhi, patch decongestionanti con caffeina o acqua di fiordaliso aiutano a cancellare i segni di stanchezza.
Il capitolo prodotti non può dimenticare gli antiossidanti. Dopo mesi di esposizione ai raggi UV, i radicali liberi hanno lavorato in silenzio, accelerando l’invecchiamento. La vitamina C diventa quindi protagonista: in siero, fresca e concentrata, ridona luminosità e attenua le macchie. Ottimi alleati anche la vitamina E, l’acido ferulico e i polifenoli dell’uva, che si integrano nella routine come veri e propri scudi contro il tempo.

Infine, il detox non riguarda solo quello che mettiamo sulla pelle, ma anche ciò che introduciamo nell’organismo. Bere acqua a sufficienza, prediligere frutta e verdura di stagione, limitare zuccheri e alcol è parte integrante del percorso. La pelle riflette lo stile di vita: una dieta ricca di fibre, omega 3 e antiossidanti naturali è il miglior cosmetico.

Questo è quindi il periodo giusto per ripartire: disintossicare, idratare, proteggere.
La tintarella svanirà, ma la pelle non deve per forza spegnersi con lei. Con i giusti gesti, i prodotti adeguati e un minimo di costanza, si può conservare un incarnato luminoso, uniforme e sano, capace di affrontare l’autunno con la stessa energia con cui ha abbracciato l’estate.


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