Caccia Nato in volo per i droni russi in Polonia e Romania
Anche la Romania ha denunciato la violazione del proprio spazio aereo da parte della Russia
L’ombra dei droni russi torna a minacciare l’Europa orientale: dopo la Polonia anche la Romania ha registrato incursioni nello spazio aereo nazionale, costringendo le forze armate locali e la NATO a reagire con prontezza.
L’episodio in Romania
In Romania i droni russi hanno penetrato lo spazio aereo nazionale per circa 20 chilometri, nella regione di Tulcea, al confine con l’Ucraina. Gli apparecchi sono stati individuati nei pressi della cittadina di Chilia Veche e inseguito da due F-16 decollati dalla base di Fetesti. L’Aeronautica militare romena ha confermato che il drone è rimasto sotto osservazione per circa 50 minuti, prima di scomparire dai radar. Contestualmente, la NATO ha fatto decollare due Eurofighter tedeschi già dislocati in Romania nell’ambito delle missioni di sorveglianza aerea. Il ministero della Difesa ha precisato che l’apparecchio non ha sorvolato zone abitate e non ha rappresentato una minaccia diretta per la popolazione. Tuttavia, la violazione ha fatto scattare l’immediata reazione delle autorità politiche e diplomatiche di Bucarest.
Le reazioni
La ministra degli Esteri rumena, Oana Țoiu, ha definito “inaccettabile e sconsiderata” l’azione di Mosca. In un messaggio pubblicato su X, ha annunciato l’intenzione di sollevare la questione all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, chiedendo una “rigorosa adesione internazionale alle sanzioni contro la Russia”. “La Romania condanna il comportamento della Russia e adotta tutte le misure necessarie per proteggere la propria sovranità e sicurezza”, ha dichiarato la ministra, sottolineando come il Paese sia in costante contatto con gli alleati della NATO e dell’Unione europea. Țoiu ha inoltre sollecitato l’approvazione rapida del 19° pacchetto di sanzioni contro Mosca e il pieno utilizzo delle misure previste dall’operazione NATO Eastern Sentry. Nelle stesse ore, anche la Polonia ha vissuto momenti di forte allarme. Le autorità di Varsavia hanno denunciato la minaccia di incursioni di droni russi lungo il confine con l’Ucraina. I sistemi di difesa aerea sono stati messi in stato di massima allerta e, nel pomeriggio di ieri, l’aeroporto di Lublino è stato chiuso al traffico per circa due ore.
Escalation regionale
Gli episodi di Romania e Polonia confermano come il conflitto in Ucraina abbia ormai effetti diretti sui Paesi confinanti. Sebbene in entrambi i casi non si siano registrati danni né vittime, la percezione di insicurezza cresce tra le popolazioni locali e tra i governi. L’uso dei droni da parte della Russia, impiegati sia per scopi offensivi che per testare i sistemi di difesa avversari, rappresenta un rischio crescente per i Paesi NATO dell’Est Europa. La rapida risposta militare e diplomatica di Bucarest e Varsavia dimostra la volontà di non sottovalutare alcuna provocazione. La questione verrà ora portata sul tavolo internazionale, con l’Assemblea generale dell’ONU chiamata a discutere nuove misure di contrasto e con la NATO pronta a rafforzare ulteriormente la sorveglianza aerea nella regione.
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