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Tragedia nello sci azzurro: morto Matteo Franzoso

Il tragico epilogo dopo la caduta in allenamento in Cile di due giorni fa

di Redazione -


Una tragedia ha colpito lo sci italiano: Matteo Franzoso, 25 anni, promessa della discesa libera azzurra, è morto a Santiago del Cile a due giorni dalla terribile caduta in allenamento sulla pista di La Parva, a 50 km dalla capitale cilena. L’atleta non ha superato le conseguenze del grave trauma cranico con edema cerebrale riportato nell’incidente. L’incidente è avvenuto sabato 13 settembre durante una sessione di allenamento con la nazionale di velocità. Franzoso ha perso il controllo su un piccolo salto del tracciato, finendo sbalzato in avanti verso le reti di protezione. Ha oltrepassato due file di reti, impattando contro una staccionata posizionata sei-sette metri fuori pista. Soccorso immediatamente con l’elicottero, è stato trasportato in ospedale a Santiago, intubato e posto in coma farmacologico. Nonostante l’intervento dei medici e la vicinanza della famiglia giunta dall’Italia, il fisico del giovane atleta non ha retto alle conseguenze dell’impatto.

Il cordoglio della FISI

Il presidente della Federazione Italiana Sport Invernali, Flavio Roda, ha espresso dolore e vicinanza alla famiglia: “È una tragedia per la famiglia e per il nostro sport, un dramma che ci riporta allo stato d’animo di poco meno di un anno fa con la scomparsa di Matilde Lorenzi. È assolutamente necessario fare tutto il possibile perché non si ripetano episodi del genere. Alla famiglia di Matteo garantiamo tutto il supporto possibile”. L’intera squadra azzurra, presente in Cile per il raduno, ha interrotto immediatamente gli allenamenti.

Dubbi sulla sicurezza delle piste

La morte di Franzoso riaccende i dubbi sulla sicurezza delle piste da sci, in particolare quelle di allenamento. Negli ultimi mesi, infatti, si sono verificati diversi incidenti gravi e mortali. Alessandro Garrone, presidente dello Sci Club Sestriere – dove Franzoso era cresciuto – ha lanciato un appello: “Così non si può continuare. In poco tempo dobbiamo contare tre tragedie: ottobre 2024, Matilde Lorenzi, 20 anni, morta in allenamento in Val di Fassa; marzo 2025, Marco Degli Uomini, 18 anni, morto sullo Zoncolan; oggi Matteo Franzoso. Le regole di sicurezza devono essere riviste e adeguate a velocità sempre maggiori. Anche le piste di allenamento devono garantire gli stessi standard delle piste di gara”. A sostenere la richiesta, anche la Fondazione Matilde Lorenzi, impegnata nella promozione di misure concrete per la sicurezza degli atleti.

La carriera di Matteo Franzoso

Nato e cresciuto sciisticamente a Sestriere, atleta delle Fiamme Gialle, Franzoso aveva già dimostrato grande talento. Nel 2020 era stato quarto in discesa ai Mondiali junior di Narvik. In Coppa Europa aveva collezionato diverse presenze e la sua prima e unica vittoria nel superG di Zinal 2021. Nella stessa stagione aveva debuttato in Coppa del Mondo, il 17 dicembre 2021 a Val Gardena. In totale 17 presenze nel circuito maggiore (11 superG e 6 discese), con il miglior risultato il 28° posto nel superG di Cortina del gennaio 2023. Sempre nel 2023 aveva vinto il titolo italiano nella combinata. La sua ultima partecipazione risaliva alle gare norvegesi di Kvitfjell dello scorso marzo. Matteo Franzoso avrebbe compiuto 26 anni il prossimo 16 settembre. Compagni, tecnici e dirigenti lo ricordano come un ragazzo solare, sorridente e disponibile. La sua scomparsa lascia un vuoto enorme nello sport italiano e rilancia con forza il tema della sicurezza nelle discipline veloci dello sci alpino.


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