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Padova, in cento al compleanno del bimbo autistico: dopo l’appello della madre l’abbraccio della comunità

La mamma: “Per una volta mio figlio è stato visto come un bambino, non solo come un bambino autistico”.

di Claudia Mari -


A Padova, la festa di compleanno di un bimbo autistico si è trasformata in un evento di comunità: grazie all’appello lanciato dalla madre su Facebook, circa cento persone si sono presentate al parco dell’Arcella per festeggiare insieme. Tra giochi, palloncini e clown volontari, il piccolo ha potuto vivere la sua prima vera grande festa circondato da coetanei e sorrisi.

Compleanno al parco per un bimbo autistico: l’appello della madre sui social

Tutto è iniziato qualche giorno fa, quando Giulia, la mamma del piccolo, ha pubblicato su Facebook un appello semplice e diretto: invitava tutta la città a partecipare alla festa di compleanno del figlio, un bimbo autistico che, come ha raccontato lei stessa, raramente riesce a condividere momenti di festa con tanti coetanei. La risposta della comunità è stata sorprendente. Domenica 14 settembre, al parco di piazza Azzurri d’Italia, nel cuore del quartiere Arcella, si sono presentate circa cento persone, molte delle quali con i propri figli al seguito, pronte a trasformare quel pomeriggio in una festa collettiva.

Il parco si è colorato di palloncini, giochi, musica e risate grazie anche ai clown e ai truccabimbi che hanno deciso di animare gratuitamente l’evento. “Non mi aspettavo un’adesione così grande – ha dichiarato emozionata Giulia –. Di solito alla festa partecipano solo due cuginette e qualche compagno di classe. Questa è stata la sua prima vera grande festa di compleanno”. Mentre la mamma riceveva regali e parole di incoraggiamento, il piccolo correva felice tra i nuovi amici, sorridente come raramente accade.

Durante i festeggiamenti, Giulia ha sottolineato il significato profondo di quel momento: “Forse per la prima volta mio figlio è stato visto come un bambino, e non come un bambino autistico. Negli ultimi anni la sua socialità è stata messa a dura prova, tra i lockdown e la difficoltà di molti genitori a far interagire i propri figli con lui. Oggi, invece, ho visto una normalità che spesso ci manca”.

Alla domanda se intenda organizzare anche l’anno prossimo una festa simile, la donna ha risposto con un sorriso incerto: “Da un lato penso di sì, perché sarebbe più facile avere ancora tanti bambini intorno a lui. Dall’altro spero che non sia necessario affidarsi al clamore mediatico per garantire a mio figlio una festa. Vorrei che, quando compirà 11 anni, fosse semplicemente naturale avere tanti amici con cui festeggiare”.

Quell’invito lanciato online – “Vuoi venire al mio compleanno?” – ha trovato una città pronta a rispondere, regalando a un bambino e a sua madre una giornata che difficilmente dimenticheranno.


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