Tensione nel centrodestra tra Forza Italia e Noi Moderati per gli spostamenti interni
L'approdo di Bicchielli in casa FI ha provocato una reazione a catena all'interno del partito di Lupi anche in Campania
La campagna di rafforzamento al centro di Forza Italia, con le modalità della “pesca interna”, sta provocando malumori nel centrodestra. L’ultimo in ordine di tempo a tingersi d’azzurro è stato il deputato campano Pino Bicchielli, che ha lasciato Noi Moderati per aderire al partito del vicepremier Antonio Tajani. Con il suo ingresso il gruppo forzista alla Camera, presieduto da Paolo Barelli, è salito a quota 52. Ad annunciare l’addio alla piccola formazione centrista è stato lo stesso Bicchielli con una nota: “Ho maturato, dopo una profonda riflessione questa decisione di lasciare” il movimento guidato da Maurizio Lupi: “Si tratta di una scelta che compio nella piena consapevolezza del momento politico che il nostro Paese sta vivendo e con la convinzione che oggi sia necessario rafforzare il centro all’interno della coalizione di centrodestra”.
L’ira di Saverio Romano
Barelli lo ha ringraziato così: “Sono sicuro che il suo contributo al nostro partito rappresenta un valore aggiunto per affrontare le sfide che si prospettano e per garantire stabilità e crescita, infondendo così rinnovata fiducia al nostro Paese”. L’addio di Bicchielli ha fatto esplodere la rabbia in Noi Moderati che per bocca del coordinatore politico Saverio Romano ha accusato l’alleato di cannibalismo politico: “È spiacevole constatare come FI, invece di valorizzare la leale collaborazione che abbiamo sempre garantito, continui a muoversi con logiche di cannibalizzazione degli alleati. Abbiamo sempre dato il nostro contributo concreto, dentro e fuori dal Parlamento, in ogni competizione elettorale: basti ricordare le europee, dove, grazie al nostro apporto nel collegio delle Isole, FI ha potuto eleggere un deputato in più”.
Chiesto un “immediato ‘chiarimento senza indugi né ulteriori equivoci” perché nessuno “intende sopportare oltre atteggiamenti che minano il rispetto reciproco e l’unità della coalizione”. Romano è categorico: “La scelta di Silli e Bicchielli di abbandonare Noi Moderati per inseguire prebende personali e posizionamenti di convenienza rappresenta un atto di ingratitudine che non può essere mascherato da alcuna giustificazione politica”.
Il terremoto in Campania
L’approdo di Bicchielli in casa FI ha provocato una reazione a catena all’interno di Noi Moderati anche in Campania. I segretari provinciali Nm di Avellino, Benevento, Caserta e Salerno hanno rassegnato le proprie dimissioni dagli incarichi ricoperti. In una nota congiunta Nunzio Fiorillo (Avellino), Antonio Puzio (Benevento), Angelo Lettera (Caserta) e Luigi Cerruti (Salerno) spiegano che la loro “non è una scelta di rottura, ma un atto di responsabilità”.
Da inizio legislatura hanno aderito al gruppo di Montecitorio di Forza Italia: Giuseppe Castiglione (il 14 maggio 2024), Maria Paola Boscaini (il 9 luglio 2024), Giorgio Lovecchio, proveniente dai Cinque stelle (il 4 settembre 2024), da Azione è arrivato Enrico Costa (il 16 settembre 2024), Isabella De Monte, proveniente da Iv (il 30 settembre 2024).
Il valore economico dei parlamentari
La ragione del nervosismo tra compagni di coalizione è duplice. Dopo l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti i gruppi sono diventati la vera cassa di ogni formazione politica. Ogni parlamentare “acquisito” ha un suo valore, anche “economico” di circa 24 mila euro l’anno, mentre per un senatore la cifra ammonta a 50 mila euro.
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