Caso Maddie McCann, liberato in Germania il principale sospettato
Christian Brückner, il principale sospettato per la scomparsa della bambina britannica Madeleine McCann avvenuta in Portogallo nel 2007, è stato rilasciato oggi dal carcere in Germania dopo aver terminato una pena detentiva per stupro in un altro caso. La notizia, riportata da Ansa e Afp, ha immediatamente sollevato nuove polemiche e preoccupazioni.
Caso Maddie: scarcerato Bruckner
Il procuratore tedesco Christian Wolters, che coordina le indagini sul caso McCann, ha dichiarato di non essere stato in grado di impedire la scarcerazione, a causa della mancanza di prove sufficienti per formulare un capo d’imputazione che consentisse di mantenere Brückner in custodia cautelare. In una recente intervista all’Afp, Wolters aveva definito l’uomo “fondamentalmente pericoloso”, sottolineando la delicatezza della situazione.
Brückner, 47 anni, è da tempo al centro delle indagini per il mistero di Maddie, scomparsa senza lasciare traccia dalla località balneare di Praia da Luz, in Algarve, il 3 maggio 2007, mentre era in vacanza con i genitori. L’uomo, con un passato di crimini sessuali e reati contro minori, era stato identificato nel 2020 come principale indiziato. Tuttavia, nonostante anni di indagini congiunte tra Germania, Portogallo e Regno Unito, le autorità non hanno ancora trovato elementi probatori sufficienti per incriminarlo formalmente per la scomparsa della bambina.
Il suo rilascio avviene in un contesto già complesso: la Procura di Braunschweig continua a lavorare su diversi capi d’accusa legati a presunti reati sessuali e di pedofilia, ma l’assenza di prove dirette rende difficile sostenere un processo per il caso McCann.
La vicenda riporta così alla ribalta uno dei misteri più noti e irrisolti della cronaca internazionale. La famiglia di Madeleine, che non ha mai smesso di sperare nella verità, segue con attenzione gli sviluppi. Intanto, la liberazione di Brückner rilancia interrogativi sulla tutela della sicurezza pubblica e sulla possibilità che l’uomo, definito dagli inquirenti un recidivo potenzialmente pericoloso, possa tornare a delinquere.
Torna alle notizie in home