Martedì il voto sulla revoca dell’immunità a Ilaria Salis
Sale la tensione attorno al caso di Ilaria Salis, eurodeputata di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs), con l’avvicinarsi del voto della Commissione Affari Giuridici (Juri) del Parlamento europeo sulla revoca dell’immunità, calendarizzato per martedì 23 settembre 2025. La commissione, composta da 25 membri titolari e presieduta da Adrián Vázquez Lázara (eurodeputato spagnolo del Ppe e relatore del dossier), sarà chiamata a esprimersi a maggioranza semplice sulla richiesta di revoca dell’immunità parlamentare della deputata italiana. Se la proposta verrà approvata, il passaggio successivo sarà la plenaria di Strasburgo del 7 ottobre, quando l’Europarlamento deciderà definitivamente, sempre con voto a maggioranza semplice, se confermare o respingere la revoca dell’immunità a Ilaria Salis.
Le pressioni da Budapest
A infiammare ulteriormente il dibattito è stata l’ennesima mossa del governo ungherese. Zoltan Kovacs, portavoce del premier Viktor Orbán, ha replicato a un appello di Salis pubblicato su X diffondendo le coordinate del carcere di Marianosztra, una struttura di massima sicurezza in Ungheria. “47.8690 N 18.8699 E”. E’ stato il breve messaggio di replica. Un gesto interpretato da Ilaria Salis come una minaccia diretta all’europarlamentare, che già da mesi denuncia intimidazioni da parte di Budapest. Secondo fonti diplomatiche, la situazione sul voto in Commissione Juri viene descritta come “molto tesa”. Alcuni gruppi hanno già chiarito la propria posizione: il gruppo Ecr voterà compatto per la revoca dell’immunità, così come la Lega e i Patrioti per l’Europa. Resta invece decisivo l’orientamento del Ppe, la principale famiglia politica di centrodestra a Bruxelles. Se i popolari dovessero scegliere di allinearsi con le destre l’immunità di Ilaria Salis verrebbe meno e il segnale sarebbe interpretato come un gesto di apertura verso il governo Orbán.
Le iniziative politiche
In parallelo al voto della Commissione, per mercoledì 24 settembre alle 10.30 è prevista una conferenza stampa al Parlamento europeo dedicata al regime di Orbán, alla questione dell’immunità parlamentare e allo stato della democrazia in Europa. All’incontro interverranno la stessa Ilaria Salis e il co-presidente del gruppo The Left, Martin Schirdewan.
Il caso Salis, nato già in contesto giudiziario complesso, si è trasformato in un vero e proprio terreno di scontro politico tra istituzioni europee e governo ungherese. L’esito del voto del 23 settembre rappresenta un crocevia fondamentale: non solo per la sorte della deputata italiana, ma anche per i delicati equilibri tra Bruxelles e Budapest, in un’Europa che discute sempre più spesso di stato di diritto, diritti fondamentali e indipendenza parlamentare.
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