Droni, errori, provocazioni: qualcuno vuole la guerra tra Nato e Russia
Putin riconosce Trump come unico interlocutore
Si terrà oggi alle 11 ora di New York, la riunione d’emergenza del Consiglio di Sicurezza Onu in risposta alla violazione dello spazio aereo estone da parte della Russia, denunciata dalle autorità di Tallin venerdì scorso. La tensione è alta, anche alla luce dell’episodio verificatosi ieri, ma reso noto solo diverse ore dopo. Due jet Eurofighter tedeschi sono stati fatti decollare per intercettare un aereo militare russo sopra il Mar Baltico. L’aeronautica militare tedesca ha dichiarato che l’aereo da ricognizione russo Il-20M aveva disattivato i transponder e ignorato le richieste di contatto. Gli Eurofighter sono decollati dalla base aerea di Rostock-Laage per intercettare l’aereo mentre volava nello spazio aereo internazionale.
L’episodio in Polonia e i dubbi sulle dinamiche
Sabato Varsavia ha fatto alzare in volo i suoi caccia dopo che la Russia ha lanciato un massiccio attacco aereo in Ucraina, con raid che hanno preso di mira target nei pressi del confine occidentale con la Polonia. La Difesa polacca, in un post su X, ha spiegato che “a causa dell’attività dell’aviazione russa, che sta conducendo attacchi nel territorio ucraino, l’aviazione polacca e degli alleati ha iniziato operazioni nel nostro spazio aereo”. “Coppie di caccia si sono alzate in volto e i sistemi di difesa aerea di terra e quelli di ricognizione e radiolocalizzazione sono stati messi in massima operatività”, prosegue il post. Il confronto tra le parti si è spostato nei cieli. Vicende dai contorni poco chiare e comunicati incendiari rischiano di diventare un mix molto pericoloso. In mezzo a tanti dubbi, emerge una certezza: qualcuno vuole la guerra tra Nato e Russia.
Il presidente americano Donald Trump, sollecitato dai giornalisti, ha detto di essere pronto a difendere Polonia e Stati baltici nell’eventualità di un’intensificazione delle ostilità da parte di Mosca. “Sì, lo farei. Lo farei”, ha risposto il tycoon.
I servizi di intelligence Usa e di altri Paesi Occidentali non hanno ancora confermato se l’incursione dei droni in Polonia della notte fra martedì e mercoledì della scorsa settimana sia stata deliberata o se si sia trattato invece solo un incidente. Lo ha scritto la Cnn, citando fonti a conoscenza della questione.
I dati di volo indicano che i droni si erano persi e stavano cercando di riacquisire il segnale Gps, come se fossero stati mandati fuori strada dai sistemi di disturbo elettronico ucraini. Anche le dimensioni dello stormo, 20-21, non è anomalo. I droni volano quasi sempre in formazioni.
La Russia accusa europei e Nato
Gli attacchi ucraini al pensionato “Foros”, al pensionato Terletskij e all’edificio di una scuola in Crimea hanno provocato la reazione russa. “Un altro atto di terrorismo da parte del regime di Kiev. Tutta la Nato e l’Ue, che stanno cercando la fonte dell’aggressione nel continente europeo, devono guardarsi allo specchio per vederla. Sono il fulcro della destabilizzazione e della diffusione del terrorismo in Europa, sponsorizzando il regime di Kiev e fornendogli armi”, ha affermato alla Tass la portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova.
In precedenza, il ministero della Difesa russo aveva riferito che intorno alle 19,30 ora locale, il “regime di Kiev” aveva effettuato un “attacco terroristico” nella zona turistica della Repubblica di Crimea, dove non sono presenti strutture militari. Nell’azione sono stati utilizzati droni dotati di testate esplosive.
Putin è interessato a una soluzione pacifica
Il leader russo Vladimir “Putin, come (il presidente americano) Donald Trump, resta interessato e aperto per una conclusione pacifica dell’intera questione ucraina”. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, al giornalista Pavel Zarubin ha ribadito la posizione della presidenza. “Contiamo sugli Usa e sul presidente Trump affinché lavorino per aiutare in questa questone – ha aggiunto Peskov – Vedremo cosa ne verrà fuori”. Il portavoce ha confermato in buona sostanza che Putin riconosce Trump come unico interlocutore per arrivare alla pace in Ucraina. La strada è quella. Non ne esistono altre.
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