Attualità

Terremoto a San Francisco: sms prima della scossa principale

Molti residenti svegliati nel cuore della notte: in atto la conta dei danni

di Angelo Vitale -


Alle 2:56 ora locale, si è registrata una scossa di terremoto di magnitudo 4.3 nella zona della Baia di San Francisco, con epicentro individuato a Berkeley, vicino all’incrocio tra Dwight Way e Piedmont Avenue, a pochi passi dal campus dell’Università della California.

La scossa delle 2:56: terremoto

La scossa è stata percepita in diversi centri della East Bay, tra cui San Francisco, Oakland e Albany, oltre che in altri paesi limitrofi. Non si segnalano danni né feriti, ma molte persone sono state svegliate dal sisma. L’evento è collegato alla fascia di Hayward, una delle più attive e pericolose dell’area. È stato utilizzato il sistema di allerta precoce ShakeAlert e l’app MyShake ha inviato notifiche di allarme ai telefoni quasi contemporaneamente all’arrivo delle onde sismiche, consentendo di avvisare con qualche secondo di anticipo rispetto alla scossa principale.

L’allerta sui cellulari

Il sistema ShakeAlert è una rete di allerta precoce sviluppata dall’USGS (United States Geological Survey) che monitora i terremoti in tempo reale sulla West Coast degli Stati Uniti, inclusa la California. Funziona grazie a una fitta rete di oltre 2000 sismografi e sensori GPS installati sul territorio, in grado di rilevare le onde sismiche primarie, chiamate onde P, che sono le più veloci ma meno dannose rispetto alle onde S, che arrivano dopo e causano i danni.

Quando almeno quattro sensori rilevano il passaggio delle onde P, i dati vengono inviati istantaneamente a un centro di calcolo che stima la posizione dell’epicentro e la magnitudo del terremoto. Se il sisma supera una certa soglia di intensità, il sistema invia immediatamente un avviso agli smartphone presenti nelle zone ancora non colpite dalla scossa. L’avviso arriva tramite notifiche push su dispositivi Android o tramite l’app MyShake, segnalando alle persone di arrivare al sicuro (per esempio abbassarsi, coprirsi, e tenersi saldi).

Questo sistema non è in grado di prevedere i terremoti prima che inizino, ma riesce a fornire alcuni secondi di anticipo rispetto all’arrivo delle scosse più forti, tempo prezioso per mettere in atto misure di sicurezza che possono salvare vite e ridurre danni. Oltre ai cittadini, anche le infrastrutture critiche come ferrovie, ospedali e impianti industriali possono ricevere queste allerta per attivare procedure automatiche di sicurezza, come rallentare i treni o chiudere le valvole del gas.

(in aggiornamento…)


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