Morto “di lavoro” a Chieti sotto una balla nell’azienda convertita all’automotive
Dal 2024 le criticità per la perdita di commesse dal Messico, la cassa integrazione, la riduzione dei turni
Nella notte scorsa Rosario Di Palma, un operaio di 52 anni originario di Vasto, è morto in un grave incidente sul lavoro a Torino di Sangro, in provincia di Chieti. L’uomo è rimasto schiacciato da una pesante balla di juta contenente circa una tonnellata di polimeri, mentre si trovava all’interno dello stabilimento della Prima Eastern, azienda specializzata nello stampaggio a iniezione di materie plastiche.
L’incidente alle 3 sul posto di lavoro a Chieti. morto sul colpo
L’incidente si è verificato intorno alle 3 del mattino durante il turno notturno. Nonostante l’intervento tempestivo del personale medico del 118, per Rosario Di Palma non c’è stato nulla da fare, era già morto. La salma è stata trasferita all’obitorio del cimitero locale per gli accertamenti medico-legali.
Le forze dell’ordine, in particolare i carabinieri della compagnia di Ortona, stanno conducendo le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto e verificare nell’azienda l’osservanza delle norme sulla sicurezza sul lavoro. Testimonianze sono in corso di raccolta, così come gli accertamenti tecnici sull’area dell’incidente.
Un’azienda riconvertita all’automotive
L’azienda Prima Eastern si era occupata fino a pochi anni fa principalmente della fabbricazione di articoli in pelle e similari. Nel 2023, un fatturato di circa 35 milioni di euro impiegando tra 100 e 249 dipendenti.
Poi, la produzione di componenti in plastica per il settore automotive, attuando una diversificazione. Ma pure momenti di difficoltà, con riduzioni della produzione e l’adozione di ammortizzatori sociali come la cassa integrazione a causa della perdita di commesse.
Nel corso del 2024, una riduzione della marcia degli impianti per la perdita di commesse dal Messico, che aveva provocato una riduzione dei turni di lavoro, impattando negativamente sia sull’occupazione che sul fatturato.
Tutto ciò in un’area critica, quella della provincia di Chieti, influenzata negativamente dal rallentamento produttivo della Sevel di Atessa legata a Stellantis, che già opera con una produzione sottodimensionata.
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