Attualità

Kamala contro Trump: “Dittatore comunista”

L'ex vicepresidente tradita dai magnati: "Non hanno fatto nulla per difendere la democrazia"

di Pietro Pertosa -


Donald Trump è un “dittatore comunista”, parola di Kamala Harris. L’ex vicepresidente democratica, sconfitta proprio dal tycoon alle ultime elezioni presidenziali americane, non ha “perdonato” a Trump di averla battuta e di averle, così, sfilato il sogno di andarsene alla Casa Bianca e di diventare la prima donna presidente degli States. E già che c’è tira per la giacchetta i capitani d’impresa americani che, nei confronti di Trump, non sembrano averle dato soddisfazione né, tantomeno, le son sembrati così affezionati alla democrazia.  

Trump come un dittatore comunista

Intervistata al Rachel Maddow Show, Kamala Harris s’è detta seriamente preoccupata per lo stato di salute della democrazia americana e per l’inazione dei ricchi. “Eravamo abituati a paragonare la forza della nostra democrazia con i dittatori comunisti, ed è con questo che abbiamo a che fare ora con Donald Trump”, ha esordito Harris. Che ha deplorato la caduta della ridotta delle imprese poiché credeva che “i giganti dell’industria avrebbero salvaguardato la nostra democrazia”.

“La democrazia fa bene al capitalismo”

“La democrazia sostiene il capitalismo che prospera con la democrazia. ed ora dobbiamo fare i conti con un tiranno – ha detto l’ex vice presidente Harris – e questi giganti dell’industria non fanno sentire la loro voce”. Altro che le masse popolari, altro che lavoratori e proletari. A tradire (guarda un po’…) sono stati i grandi capitalisti: “Uno per uno sono rimasti in silenzio, incapaci di agire non è che rischiano di perdere i loro yatch o le loro case negli Hamptons”. E invece, per i loro interessi, son rimasti a sostenere un “dittatore comunista” come Trump.


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