Attualità

Bombe su Flotilla, mail bombing sulla Farnesina

E ieri Bei e Ue hanno stanziato 400 milioni per la Palestine Monetary Authority

di Angelo Vitale -


Slogan e proteste, ieri, dentro e fuori il Parlamento italiano, dopo le bombe sonore, i droni e gli spray urticanti che hanno colpito alle prime ore di ieri le imbarcazioni della Global Sumud Flotilla al largo di Creta e mosso la Farnesina per chiedere tutela ad Israele.

Le bombe su Flotilla, le proteste della politica

In Aula, da parte delle opposizioni, il proseguimento dei toni già usati martedì con il contorno delle note di colore delle kefiah indossate in segno di solidarietà. In piazza, quasi in scia con il linguaggio dei Bloquons tout francesi e nell’abbraccio con i manifestanti arrivati davanti Montecitorio, gli slogan e le foto di rito: “Sanzioni subito”, “Siamo tutti palestinesi”, “Per la Flotilla, contro il genocidio, blocchiamo tutto”, “Embargo totale a Israele”.

Con un centinaio di attivisti, tra le bandiere della Palestina, alla conferenza stampa del Global Movement to Gaza Italia con Usb, Anpi, Emergency, i movimenti studenteschi Cambiare Rotta e Osa e la Rete No bavaglio e la comunità palestinese, per Avs i leader Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, Filiberto Zaratti e Marco Grimaldi, per il Pd la capogruppo Chiara Braga, Debora Serracchiani, Peppe Provenzano, Laura Boldrini, Marco Furfaro, e il segretario romano Enzo Foschi, per i 5 Stelle diversi componenti dei gruppi di Camera e Senato.

La fregata Fasan verso Creta, da oggi anche l’Alpino

Lontano da Roma, il ministro della Difesa Guido Crosetto, in Lettonia per una visita ai contingenti italiani schierati nella missione Nato Baltic Eagle III, faceva sapere di aver concordato nella notte con la premier Giorgia Meloni l’invio della fregata Fasan verso la missione di Flotilla “per eventuali soccorsi” – in queste ore l’invio anche della fregata missilistica Alpino, la quarta in Italia specializzata dopo il Virginio Fasan, il Carlo Margottini e il Carabiniere nella lotta antisommergibile – mentre nei tg continuavano a rimbalzare le immagini trasmesse nella notte dalle imbarcazioni attaccate.

Lontano da Creta

Lontano dalle acque di Creta, invece, l’accelerazione della guerra nella Striscia e gli ultimora dal Mediterraneo continuavano a far registrare iniziative e reazioni.

A New York la Bei e la Commissione Ue, durante l’Assemblea generale Onu, lanciavano la firma di una linea di credito da 400 milioni di euro con la Palestine Monetary Authority per sostenere la ripresa e la resilienza economica del settore privato palestinese.

Il gestore di fondi danese AkademikerPension, invece, escludeva dal suo portafoglio di investimenti le società controllate dal governo Netanyahu.

Il mail bombing contro la Farnesina

E la Farnesina faceva sapere che l’Unità di Crisi – peraltro in contatto con gli italiani a bordo della Flotilla – e il Gabinetto del ministro Antonio Tajani erano stati oggetto di un “mail bombing” innescato da un centro sociale dopo l’attacco contro le barche al largo di Creta.

Il mail bombing è un attacco informatico, l’invio di enormi volumi di email ad un indirizzo di posta elettronica, con l’obiettivo di mandare in overflow la casella postale e in down il server che la ospita.


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