Esteri

Jet russi intercettati nel Baltico: Nato pronta a rispondere

di Lino Sasso -


Cresce la tensione lungo il fianco orientale della NATO, dopo l’ennesimo episodio che ha visto jet da combattimento russi avvicinarsi allo spazio aereo dei Paesi del Baltico. Secondo quanto riferito dal Comando aereo alleato, due caccia ungheresi Gripen, impegnati nella missione di Air Policing sul Baltico, sono decollati oggi dalla base lituana di Šiauliai per intercettare un gruppo di jet russi formato da un Su-30, un Su-35 e tre MiG-31, che stavano sorvolando l’area prossima allo spazio aereo lettone a ridosso dell’Estonia. L’episodio conferma la delicatezza della situazione sul Baltico e la costante attività delle forze NATO a protezione dei confini orientali dell’AlleanzaL’Ungheria dimostra l’impegno dell’Alleanza nel proteggere e salvaguardare i Paesi Baltici e il fianco orientale”, si legge in una nota del comando atlantico dopo l’ennesimo sconfinamento di jet russi.

Rutte e Trump: linea dura sugli sconfinamenti russi

A ridosso dell’episodio, il segretario generale della NATO, Mark Rutte, ha ribadito il pieno sostegno alla posizione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che nei giorni scorsi aveva affermato la necessità per i paesi membri di essere pronti, se necessario, ad abbattere droni e caccia russi che dovessero violare lo spazio aereo dell’Alleanza. “Sono totalmente d’accordo con il presidente Trump”, ha dichiarato Rutte in un’intervista a Fox News, sottolineando la volontà di rafforzare il meccanismo di deterrenza contro Mosca.

L’allarme del ministro Crosetto: “Una minaccia reale”

Precedentemente, il ministro della Difesa Guido Crosetto aveva richiamato l’attenzione del Parlamento sul tema durante un’informativa urgente riguardante sia gli attacchi alla Global Sumud Flotilla sia le recenti violazioni dello spazio aereo NATO. Crosetto ha ricordato che lo scorso 19 settembre alcuni jet russi hanno oltrepassato i confini dell’Alleanza sul Baltico per circa 12 minuti, un tempo sufficiente a minacciare la capitale estone Tallinn, raggiungibile in appena un minuto di volo. I MiG russi sono stati intercettati e scortati fuori dallo spazio NATO da due F-35 italiani, impegnati anch’essi nelle operazioni di Air Policing. “Gli sconfinamenti russi sono un test che richiede una risposta ferma e credibile – ha aggiunto Crosetto – ma che, al contempo, non deve sfociare in un conflitto di larga scala”.

Escalation controllata

Gli episodi degli ultimi giorni confermano la strategia di Mosca di mantenere alta la pressione militare sui confini orientali della NATO. Ogni sconfinamento dei jet russi sul Baltico, spiegano fonti dell’Alleanza, rappresenta non solo una violazione, ma anche un banco di prova per verificare tempi di reazione e prontezza operativa delle forze alleate. La presenza dei caccia ungheresi, italiani e di altri Paesi membri nella regione dimostra la volontà della NATO di difendere i cieli baltici e l’integrità dei propri confini. Resta ora da capire se questi episodi si limiteranno a “test di resistenza” o se potranno sfociare in incidenti più gravi.


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