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Droghe, cresce l’allarme tra i giovani per Pregabalin e MDPHP

Droghe emergenti come Pregabalin e MDPHP allarmano: abuso crescente tra giovani, gravi rischi fisici e psichici, urgono prevenzione.

di Gianluca Pascutti -


Droghe vecchie e nuove tornano a far paura tra i giovani italiani. Non si tratta solo di sostanze “classiche”, ma anche di farmaci e composti sintetici che, spesso sottovalutati, possono avere effetti devastanti sulla salute e sulla società. Due nomi emergono con preoccupante frequenza: Pregabalin e MDPHP. Entrambi stanno alimentando allarmi sanitari e sociali, spingendo esperti e istituzioni a rafforzare controlli e campagne di prevenzione.

Pregabalin, il farmaco che diventa abuso

Il Pregabalin nasce come farmaco per il trattamento del dolore neuropatico, dell’epilessia e, in alcuni casi, dei disturbi d’ansia. Tuttavia, il suo uso improprio tra i giovani è in forte aumento. Il motivo? Oltre all’effetto sedativo, può generare euforia, distacco dalla realtà e, se combinato con altre sostanze, intensificare gli effetti dello “sballo”.

Le segnalazioni parlano di un incremento dei casi di consumo non terapeutico, con conseguenze che vanno da perdita di concentrazione e rischi di incidenti, fino a sintomi di dipendenza e sindromi da astinenza. Episodi come i sequestri di compresse di Lyrica in Sardegna e quelli recenti in Friuli-Venezia Giulia mostrano come il fenomeno non sia più confinato ai centri clinici, ma stia assumendo i contorni di una vera e propria droga da strada.

MDPHP: la nuova minaccia sintetica

Accanto ai farmaci abusati, spunta l’MDPHP, un catinone sintetico classificato tra le nuove sostanze psicoattive. Conosciuto anche come “Monkey Dust”, agisce come potente stimolante del sistema nervoso centrale. I rischi sono molteplici: tachicardia, ipertensione, deliri, allucinazioni e, nei casi più gravi, rabdomiolisi e crisi mediche potenzialmente fatali.

In Italia, dal 2021 al 2025, i sequestri e i casi di intossicazione sono cresciuti in maniera significativa, con almeno due decessi confermati. Giovani attratti dalla promessa di effetti rapidi ed economici si trovano invece esposti a gravi danni fisici e psichici, aggravati dal frequente consumo in combinazione con altre droghe.

Prevenzione e responsabilità collettiva

Di fronte a queste nuove droghe, la risposta non può limitarsi al solo piano repressivo. Serve un approccio integrato che unisca informazione, sorveglianza sanitaria e sostegno sociale. Educare i ragazzi sui reali pericoli, rafforzare i sistemi di allerta precoce e offrire servizi di aiuto accessibili sono passi fondamentali per arginare il fenomeno.


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