Politica

Una notte di cortei spontanei per la Flotilla

Proteste in tutta Italia: cortei, stazioni e porti bloccati. Oggi nuove manifestazioni, domani sciopero generale

di Lino Sasso -


Le intercettazioni delle navi della Global Sumud Flotilla da parte della Marina israeliana hanno acceso la protesta in Italia: da Nord a Sud, migliaia di manifestanti si sono uniti in cortei spontanei di solidarietà con gli attivisti a bordo delle imbarcazioni dirette verso Gaza. Sit-in, blocchi ferroviari e portuali hanno caratterizzato una nottata di mobilitazione nazionale che, secondo gli organizzatori, proseguirà anche nelle prossime ore. Nella Capitale circa 10 mila persone si sono radunate a Piazza dei Cinquecento, davanti alla stazione Termini, per dirigersi verso il centro storico. L’obiettivo era raggiungere Largo Chigi, sede del governo. Dopo un primo blocco da parte delle forze dell’ordine in Piazza Barberini, i manifestanti sono riusciti a raggiungere Piazza San Silvestro, tra cori e fumogeni colorati, per poi fare ritorno verso Termini. Una parte del corteo ha nuovamente tentato di avvicinarsi a San Silvestro lanciando oggetti contro gli agenti in assetto antisommossa. Per ragioni di sicurezza, gli ingressi della stazione Termini sono stati temporaneamente chiusi: l’accesso è stato consentito solo ai passeggeri muniti di biglietto.

Bloccati snodi ferroviari e porti da Nord a Sud

Mobilitazioni e cortei spontanei a sostegno della Flotilla si sono registrate anche in altre città. A Napoli, Pisa e Torino i manifestanti hanno bloccato i binari ferroviari, mentre a Milano i cortei hanno occupato la stazione Cadorna. Presidi e sit-in hanno avuto luogo a Bari, Palermo, Firenze, Livorno, Novara, La Spezia, Ancona e Siena. A Bologna, migliaia di persone hanno manifestato davanti alla Prefettura chiedendo le dimissioni del governo guidato da Giorgia Meloni. A Genova, l’Usb ha lanciato la protesta con lo slogan “Blocchiamo il porto”, portando alla chiusura di due varchi portuali strategici.

Salvini valuta la precettazione dello sciopero generale

Per oggi sono previste nuove mobilitazioni e ancora cortei più o meno spontanei in nome della Flotilla, mentre domani è in programma un sciopero generale proclamato da Cgil e Usb. Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha fatto sapere che sta valutando la precettazione per evitare disagi a milioni di cittadini: “Una minoranza irresponsabile non può danneggiare milioni di italiani”, ha dichiarato il Mit in una nota.

Le reazioni politiche

La premier Giorgia Meloni ha invitato a mantenere la calma: “Serve responsabilità, non alimentare il conflitto”. “Tutti dovrebbero capire che esercitare la responsabilità e attendere un negoziato di pace è la cosa più utile per alleviare le sofferenze del popolo palestinese. Forse però quelle sofferenze non erano la priorità”, aveva detto la premier da Copenaghen prima che dell’abbordaggio da parte della Marina Militare israeliana a cui sono seguiti i cortei spontanei della scorsa notte a sostegno della Flotilla. Sul fronte opposto, Elly Schlein ritiene che “Israele agisce illegalmente”. Per la segretaria del Partito Democratico, che ha accusato il governo israeliano di violare il diritto internazionale, “quello che sta facendo Israele in acque internazionali è del tutto illegale. I governi europei devono intervenire per garantire la sicurezza degli attivisti a bordo”.

Oggi Tajani in Parlamento, si votano le risoluzioni

Alle 9:30 alla Camera e alle 13 al Senato, il ministro degli Esteri Antonio Tajani terrà le sue comunicazioni ufficiali. Successivamente, il Parlamento voterà le risoluzioni presentate dai diversi partiti, che includeranno anche riferimenti al piano di pace proposto da Donald Trump. Nel centrodestra si valuta se presentare due distinti documenti: uno sul riconoscimento dello Stato di Palestina (subordinato all’esclusione di Hamas dal governo di Gaza e al rilascio degli ostaggi israeliani) e uno di sostegno al piano di pace americano. Possibile anche un testo unico da votare per parti separate. L’opposizione, invece, lavora a una risoluzione unitaria firmata da Pd, M5S e Avs, mentre Azione e Italia Viva presenteranno proprie proposte. I dem, secondo quanto trapelato, dovrebbero astenersi sul documento di maggioranza relativo al cessate il fuoco, ma voteranno contro la risoluzione sul riconoscimento dello Stato di Palestina. Stessa linea attesa da Movimento 5 Stelle e Avs.

Un’Italia divisa tra piazze e istituzioni

Il caso Flotilla non scuote solo il Mediterraneo ma divide anche la politica e le piazze italiane, tra cortei spontanei, manifestazioni organizzate e sciopero generale. Da un lato le mobilitazioni popolari che chiedono un immediato stop al conflitto, dall’altro le istituzioni che si preparano a un voto parlamentare complesso e divisivo. Le prossime 48 ore saranno decisive per misurare la portata della protesta e la direzione della politica estera italiana.


Torna alle notizie in home