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Sciopero generale “illegittimo”, Salvini all’attacco: Inaspriremo le multe

L'avviso della Commissione di garanzia sugli scioperi a Cgil e Usb, l'inosservanza farebbe aprire un procedimento

di Giorgio Brescia -


La Commissione di garanzia sugli scioperi ha dichiarato illegittimo lo sciopero generale previsto per il 3 ottobre, indetto da Cgil e Usb in solidarietà con la Global Sumud Flotilla diretta a Gaza. E ha ritenuto violato l’obbligo di preavviso previsto dalla Legge 146/90.

Sciopero generale “illegittimo”

Nel provvedimento, la Commissione ha escluso che ci fossero le condizioni per lo sciopero generale senza preavviso, come previsto dall’articolo 2, comma 7, riservato a situazioni di difesa dell’ordine costituzionale o infortuni gravi alla sicurezza dei lavoratori. E ha quindi inviato una formale indicazione ai sindacati affinché si adeguino. L’inosservanza del provvedimento che lo definisce “illegittimo” farebbe aprire un procedimento di “valutazione del comportamento”.

Salvini all’attacco

Parallelamente, il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha annunciato una sua nuova mossa. Ha l’intenzione di portare in Consiglio dei Ministri una proposta per inasprire le sanzioni contro chi effettua scioperi illegittimi nel settore dei trasporti. Questa svolta aumenterebbe l’importo delle multe, attualmente comprese tra 2.500 e 50mila euro.

Salvini ha inoltre rivolto un appello ai sindacati e ai lavoratori affinché mostrino responsabilità e rispettino le regole, evitando “prove di forza” in una fase definita delicata.

Il “controllo” degli scioperi

La Commissione espressasi oggi è nata nel 1990 con la Legge 146/90 per regolare il diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali, con l’obiettivo di bilanciare il diritto di sciopero con i diritti fondamentali.

Dagli anni ’90 ha avuto il compito di valutare la legittimità degli scioperi, soprattutto in settori critici come trasporti, sanità, pubblica amministrazione.

Nel 1995, la sentenza della Corte Costituzionale n. 57 ha rafforzato la funzione della Commissione. E le ha attribuito poteri di controllo preventivo sulle sanzioni da applicare ai sindacati per scioperi illegittimi.

Ciò ha consentito alla Commissione un ruolo più incisivo, non solo di garante ma anche di regolatore dell’esercizio del diritto di sciopero.

Negli anni successivi, la Commissione ha emesso numerose deliberazioni che hanno dichiarato illegittimi scioperi proclamati senza rispettare l’obbligo di preavviso o le condizioni di legge. Per esempio, gli scioperi nel trasporto pubblico locale o ferroviario, spesso soggetti a valutazioni di illegittimità ea eventuali richiami e sanzioni per i sindacati.


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