Esteri

Manchester, attacco fuori la sinagoga: tre morti

Per la polizia è stato un atto “terroristico”

di Ernesto Ferrante -


Due persone sono morte nell’attacco con arma da taglio avvenuto fuori alla sinagoga Heaton Park Hebrew Congregation nel quartiere di Crumpsall, a nord di Manchester. L’aggressore è stato ucciso nel conflitto a fuoco con le forze della sicurezza intervenute sul posto. L’assalto ha insanguinato lo Yom Kippur, la festa più sacra del calendario religioso ebraico, che si celebra il 10 del mese ebraico di Tishri, tra settembre e ottobre. Per dinamiche e tempistiche vi sono molte similitudini con quanto accaduto ad Halle in Germania nel 2019. Altri tre cittadini feriti dall’aggressore versano in gravi condizioni.

È stato terrorismo

Per il commissario di polizia Laurence Taylor, responsabile nazionale dell’antiterrorismo, si tratta di “terrorismo”. “In base a quanto sappiamo, la polizia antiterrorismo ha dichiarato che si tratta di un evento terroristico”, ha spiegato nel corso di una conferenza stampa all’esterno di New Scotland Yard a Londra. La polizia ha confermato che altre due persone sono state arrestate.

“La polizia è stata chiamata alla sinagoga della congregazione ebraica di Heaton Park, in Middleton Road a Crumpsall, alle 9.31 da un cittadino che ha dichiarato di aver visto un’auto dirigersi verso alcune persone e di aver visto accoltellato un uomo”, si legge in una nota della Greater Manchester Police. Dopo che è stato dichiarato “un evento grave alle 9:37”, “sono stati sparati dei colpi d’arma da fuoco dagli agenti della Greater Manchester Police alle 9:38. Un uomo è stato colpito, si ritiene sia il colpevole”.

I provvedimenti di Starmer

Il primo ministro britannico Keir Starmer ha annunciato il rafforzamento delle misure di sicurezza nelle sinagoghe della Gran Bretagna. “Ulteriori risorse di polizia saranno dispiegate nelle sinagoghe di tutto il Paese e faremo tutto il possibile per garantire la sicurezza della nostra comunità ebraica”, ha assicurato Starmer. Convocata una riunione d’emergenza del “Cobra”.

Le reazioni all’assalto alla sinagoga a Manchester

Re Carlo, insieme alla regina Camilla, si è detto “profondamente scioccato e rattristato nell’apprendere del terribile attacco di Manchester, soprattutto in un giorno così significativo per la comunità ebraica”. Il sovrano britannico ha aggiunto che “i nostri pensieri e le nostre preghiere sono rivolti a tutti coloro che sono stati colpiti da questo terribile incidente e apprezziamo profondamente la rapidità d’intervento dei servizi di emergenza”.

I vertici dell’Ue hanno parlato esplicitamente di “antisemitismo”. “L’attacco deliberato a Manchester contro innocenti fedeli in una sinagoga durante lo Yom Kippur è completamente spaventoso. L’odio, l’antisemitismo e la violenza non hanno posto nella nostra società”, ha scritto su X l’Alto rappresentante dell’Unione europea per la politica estera Kaja Kallas. “Dobbiamo continuare a combattere l’antisemitismo in tutte le sue forme”, ha affermato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha condannato “con la massima fermezza” l’attacco alla sinagoga di Manchester, definendolo “un gesto gravissimo diretto alla comunità ebraica nel giorno dello Yom Kippur”. “Sono sotto attacco il popolo ebraico assieme a tutti noi, assieme al valore di libertà religiosa, ai principi di tolleranza e rispetto che sono alla base delle nostre democrazie”, ha proseguito Tajani in un post sulla piattaforma di Elon Musk, esortando tutti a “non dimenticare le atrocità di un recente passato”. Il titolare della Farnesina ha espresso vicinanza ai familiari delle vittime e al governo britannico.


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