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Esteri

La guerra è in cima all’agenda europea. La prospettiva dei negoziati si è liquefatta

Il presidente russo Putin ha inviato messaggi pesanti all'Ue e agli Usa

di Ernesto Ferrante -


Sta per concludersi la settimana europea della guerra. Dopo il Consiglio europeo informale e il vertice della Comunità Politica Europea, anche la riunione dei ministri degli Interni dell’Ue sarà dedicata alle minacce emergenti rappresentate dai droni, avvistati mentre sorvolavano la base militare di Elsenborn, in Belgio, e l’aeroporto di Monaco di Baviera, in Germania.

Il Consiglio dell’Unione Europea ha deciso di estendere per un anno – fino al 9 ottobre del 2026 – le sanzioni individuali contro coloro che ritiene responsabili delle attività di destabilizzazione russa all’estero. Le misure restrittive riguardano 48 individui e 15 entità legate alla Russia.

La difesa e la guerra al primo posto nell’Ue

David O’Sullivan, inviato della Commissione europea per le sanzioni, citato dal Guardian, ha rivelato qual è attualmente la priorità dell’Ue: “Siamo sull’orlo di un potenziale conflitto di grande portata e non siamo attrezzati per affrontarlo, è semplice. Purtroppo, sì, questo significa che dobbiamo spendere più soldi per la difesa. Preferirei che li spendessimo per le scuole, gli ospedali e altre cose, ma francamente, senza spenderli per la difesa, non potremo spenderli per le scuole, gli ospedali e tutte le cose positive di cui abbiamo bisogno per la nostra gente”.

La Russia è pronta a rispondere

La Russia risponderà con molta forza alla militarizzazione dell’Europa, ha dichiarato il presidente Vladimir Putin alla conferenza del Valdai club a Sochi. “Credo che nessuno dubiti che tali misure di ritorsione da parte della Russia non tarderanno ad arrivare. La risposta alle minacce, a quanto pare, per usare un eufemismo, sarà molto convincente”, ha avvertito Putin, citato dalla Tass. “La nostra storia – ha aggiunto – ha mostrato che la debolezza è inaccettabile, perché crea la tentazione, l’illusione, che alcuni problemi con noi possano essere risolti con la forza”. “Se ne ricordino – è il monito del capo del Cremlino – coloro che coltivano sogni di infliggerci questa sconfitta strategica”. Smentita l’intenzione di attaccare la Nato, definita “una sciocchezza di cui stanno cercando di convincere i cittadini europei”.

Alla Commissione Europea “non seguiamo con attenzione tutti i discorsi” del presidente russo Vladimir Putin, ha fatto sapere la portavoce capo dell’esecutivo Ue Paula Pinho, rispondendo ad una domanda durante il briefing con la stampa a Bruxelles.

Secondo Rutte i missili russi potrebbero colpire le città europee

Il pericolo sarebbe imminente secondo il segretario generale della Nato Marc Rutte, che in un’intervista al Tg1 ha lanciato l’allarme: “Siamo tutti in pericolo, i più avanzati missili russi potrebbero colpire Roma, Amsterdam o Londra a cinque volte la velocità del suono” e “non possono essere intercettati con i nostri sistemi antimissile tradizionali, perciò sono un gravissimo pericolo, significa che siamo tutti sul fronte orientale, non solo l’Estonia, la Polonia o la Romania, ma anche l’Italia”.

Ucraina-Stati Uniti-Russia

Una delegazione ucraina è a Washington per definire i dettagli di un accordo con l’Amministrazione Trump che prevede che Kiev condivida con gli americani la tecnologia sui droni e la grande esperienza acquisita in questi anni sul campo di battaglia, in cambio di compensi o altre forme di indennizzo. Gli uomini di Zelensky hanno fatto lo stesso con Londra. In questo caso, il modello da studiare sarà costituito dal sistema di difesa aerea “Octopus”, droni intercettori in grado di intercettare altri droni in volo, fabbricato nel Regno Unito.

Gli avvenimenti delle ultime settimane hanno fatto innalzare il livello della tensione anche tra Russia e Stati Uniti. I negoziati sembrano essere spariti dall’agenda. L’invio di missili a lungo raggio americani Tomahawk agli ucraini rappresenterebbe “un nuovo livello di escalation” tra le due superpotenze. È questo il “messaggio” inviato dal presidente russo Vladimir Putin al suo omologo statunitense Donald Trump, mentre ci sono contatti in corso in tal senso tra Volodymyr Zelensky e il tycoon. Putin ha anche “avvisato” l’Ucraina, che ha condotto attacchi nei pressi della centrale nucleare di Zaporizhzhia: Mosca potrebbe rispondere colpendo i suoi impianti.

Gli Stati uniti “si occuperanno in qualche modo della Russia. Risolveremo il conflitto”, ha assicurato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump a One America News Network.

La Turchia continuerà ad acquistare gas dalla Russia. A confermarlo è stato il ministro dell’Energia e delle Risorse naturali turco Alparslan Bayraktar. “Non possiamo dire ai nostri cittadini ‘abbiamo finito il gas’ – ha spiegato Bayraktar all’emittente locale Cnn Turk -. L’inverno si avvicina”.


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