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Nexi, Almaviva e Fabrick: la Bce e l’euro digitale che parla italiano

Individuati i fornitori del servizio che partirà (Ue permettendo) nel 2027

di Cristiana Flaminio -


La Bce ha annunciato che, entro il 2027, l’euro digitale sarà realtà e ha già affermato di aver individuato i fornitori del servizio: tra di loro c’è pure Nexi oltre a una nutrita pattuglia di aziende italiane. La notizia, nel fine settimana scorso, ha iniziato già da venerdì a esprimere i suoi effetti sul mercato azionario. Ma c’è sempre un busillis quando si parla di Europa: il regolamento sull’euro digitale, difatti, non dovrebbe essere approvato definitivamente prima del 2026. E nel caso in cui la burocrazia Ue o gli immancabili conflitti tra Paesi dovessero rallentare il processo, per l’euro digitale si allungherebbero i tempi.

La Bce, l’euro digitale nel 2027: Nexi e le altre

Come ha riferito venerdì scorso il Sole 24 Ore, la Bce ha provveduto a selezionare i fornitori per l’euro digitale e alcuni contratti sono stati assegnati a Sapient, Worldline, Feedzai, Capgemini, Giesecke+Devrient – in collaborazione con Nexi – e Senacor. Nell’elenco delle aziende che hanno vinto la gara diramata da Francoforte ci sono pure le italiane Almaviva e Fabrick. Toccherà a loro sviluppare l’app ufficiale e il kit di software che sarà necessario per integrare l’euro digitale nei servizi di pagamento. Erano state cinque le aree chiave individuate per la gara: app e software, gestione di rischi e frodi, tracciamento dei dati, pagamenti offline e sicurezza nello scambio delle informazioni.

La moneta virtuale che verrà

Nexi, coi tedeschi di Giesecke+Devrient e quindi su mandato della Bce, si occuperà dei pagamenti offline per l’euro digitale. Fabrick, società afferente al Gruppo Sella, insieme ad Almaviva (e a  Sapient GmbH & Tremend Software Consulting S.R.L) si occuperà degli aspetti legati all’app e come riporta Fortune Italia citando proprio Fabrick del Gruppo Sella, l’app sarà accessibile via smartphone, tablet o smartwatch, e “offrirà a tutti i cittadini dell’Ue un’esperienza uniforme e sicura per i pagamenti digitali”.


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