Il 7 ottobre di Israele e Gaza, tra dolore e speranze
Passi in avanti da parte di Hamas. Lo ha confermato Donald Trump
L’incontro a Sharm el-Sheikh tra i mediatori e Hamas “è stato positivo”. Le parti hanno delineato la tabella di marcia e i meccanismi per l’attuale ciclo di colloqui. La delegazione del gruppo comprendeva anche due dei membri sopravvissuti al tentato assassinio di Doha, ovvero Khalil Al-Hayya e Zaher Jabarin. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha assicurato che il movimento islamico di resistenza sta accettando questioni “molto importanti”.
Le cerimonie per il 7 ottobre in Israele
Quella di oggi in Israele è una giornata molto particolare. Si ricordano infatti le vittime dell’attacco del 7 ottobre 2023. Eventi sono previsti in varie città. Alle 11 ora locale, le 10 in Italia, è previsto l’inizio di una cerimonia proprio dove due anni fa ci fu la strage al Nova festival. Alle 18 si terrà una commemorazione nel kibbutz Nir Oz. A Tel Aviv è in programma alle 21.30.
Nel frattempo, come ha riferito il sito di notizie israeliano Ynet, centinaia di manifestanti si sono radunati fuori dalle residenze di alcuni ministri e parlamentari per chiedere un accordo che porti alla liberazione degli ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza. Proteste sono state segnalate davanti alle residenze di Miri Regev, Gideon Sa’ar, Yuli Edelstein e Ariel Kallner.
Si attende il rilascio di altri attivisti della Global Sumud Flotilla
La Global Sumud Flotilla continua a essere al centro del dibattito. Il ministero degli Esteri israeliano ha fatto sapere che rimangono ancora detenuti in nello Stato ebraico 138 dei 470 attivisti fermati durante l’abbordaggio delle 43 imbarcazioni della Flotilla tra mercoledì sera e giovedì mattina della scorsa settimana. I 15 italiani della flotta che erano in Israele sono decollati ieri alla volta di Atene per poi rientrare in Italia. “Sono tutti in ottime condizioni fisiche. Ringrazio tutto il nostro personale per il grande lavoro di assistenza svolto, sono fiero di guidare il Ministero degli Esteri”, ha scritto su X il titolare della Farnesina, Antonio Tajani.
L’attacco deciso da Netanyahu contro gli attivisti
Dai media Usa sono arrivate pesanti accuse al premier israeliano Benjamin Netanyahu. Il premier israeliano avrebbe approvato direttamente le operazioni militari contro due imbarcazioni della Global Sumud Flotilla all’inizio di settembre. A rivelarlo è la Cbsnews citando due fonti dell’intelligence americane informate sui fatti. Le forze israeliana l’8 e il 9 settembre avrebbero lanciato droni e sganciato ordigni incendiari da un sottomarino sulle barche che erano ormeggiate all’esterno del porto tunisino di Sidi Bou Said. Le fiamme a bordo della Family e dell’Alma, furono domate rapidamente dagli equipaggi e non si registrarono feriti.
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