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Esteri

Lontano dai riflettori infuria la guerra in Ucraina

Tra doni e missili colpite le infrastrutture energetiche

di Ernesto Ferrante -


Il conflitto in Ucraina sta vivendo una fase particolarmente violenta. Mentre la comunità internazionale è concentrata quasi del tutto sull’evolversi degli eventi che riguardano Gaza, Kiev e Mosca si stanno scambiando dei colpi durissimi, con droni e missili diretti contro le rispettive infrastrutture energetiche. Le forze di difesa aerea russe hanno distrutto 251 droni ucraini in territorio russo durante la notte scorsa. Un raid ucraino ha danneggiato gli impianti energetici nella città russa di Belgorod. Secondo il governatore Vyacheslav Gladkov circa 40mila abitanti sono rimasti senza elettricità. Danni ingenti sono stati registrati in sette comuni.

L’attacco combinato russo all’Ucraina

Appena poche ore prima, l’Ucraina era stata oggetto di un attacco combinato da parte della Russia, con oltre 50 missili e circa 500 droni. L’onda di fuoco russa si è abbattuta sulle regioni di Leopoli, Ivano-Frankivsk, Zaporizhzhia, Chernihiv, Sumy, Kharkiv, Kherson, Odessa e Kirovohrad. Ad essere prese di mira sono state le infrastrutture del gas.

Zelensky vuole altre sanzioni e controlli

“La prossima settimana è prevista una riunione dei coordinatori delle sanzioni del G7 e i nostri partner hanno già ricevuto tutte le nostre proposte sulle sanzioni e sulla riduzione dei sistemi di approvvigionamento. Il materiale è stato fornito, ora servono decisioni”, ha annunciato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. L’esercito ucraino è in difficoltà nel Donetsk. Le Unità del Gruppo Sud russo hanno conquistato la località di Kuzminovka.

Zelensky vorrebbe maggiori controlli sulle catene di fornitura. In un post sui social, il presidente ucraino ha evidenziato la provenienza di alcune parti dei letali armamenti russi. “In particolare le aziende negli Stati Uniti fabbricano convertitori per missili Kh-101 e droni Shahed/Geran, sensori per questi droni e per i missili Kinzhal, convertitori analogico-digitale per droni e missili e microelettronica per missili – ha denunciato su XAlmeno 50 differenti componenti di microelettronica di ogni Shahed sono prodotte in Cina e a Taiwan. Microcontrollori per droni vengono fabbricati in Svizzera, mentre microcomputer per il controllo di volo dei droni sono prodotti nel Regno Unito. Optoisolatori per missili da crociera arrivano dal Giappone. In Germania, ha sostenuto ancora l’ex comico, vengono fabbricati altre componenti e “la Russia usa anche processori prodotti nei Paesi Bassi e servomotori e supporti realizzati in Corea del Sud”.

La falsa emergenza in Russia

Chi descrive una Russia in difficoltà per le bombe ucraine sulle sue raffinerie, è lontano dalla realtà. Le immagini delle lunghe file di auto ai benzinai, della distribuzione razionata della benzina in Crimea e nella regione di Lugansk, non devono trarre in inganno. Carnegie Politika ha smentito la riduzione del 38 per cento della capacità, rilanciata da diversi media e osservatori europei.

La Federazione russa, sulla carta, ha una capacità di raffinare 327 milioni di tonnellate di petrolio l’anno (6,5 milioni di barili al giorno). Il consumo interno è a 120 milioni di tonnellate l’anno e il resto viene esportato. Le 16 raffinerie centrate non hanno smesso di operare completamente. Quella di Volgograd, bersagliata il 13 e il 14 di agosto, ha ripreso a funzionare pienamente il 25. L’impianto di Volgograd è stato colpito due volte ad agosto e due volte a settembre, quello di Novokuibyshev tre volte e quelli di Ryazan, Saratov e Salavat due.

Mosca accusa Londra

Il Servizio di intelligence estero (SVR) della Russia, in un dispaccio riportato dall’agenzia di Stato Tass, ha accusato il Regno Unito di preparare un’operazione provocatoria sotto falsa bandiera. Il piano dei britannici prevede che “un gruppo di russi traditori che combattono a fianco delle forze armate ucraine dovrebbe attaccare una delle navi della marina ucraina o una nave civile di uno Stato straniero in uno dei porti europei”. Al momento, i membri dell’unità sarebbero già arrivati nel Regno Unito per essere addestrati all’attività di sabotaggio. Dopo la loro “scoperta” si dirà che agivano su “ordine di Mosca”. Per l’agenzia di spionaggio, Londra conterebbe sul fatto che “l’élite politica europea, ossessionata dalla russofobia” prenderà per vera “la notizia falsa sui ‘malvagi agenti del Cremlino’ per giustificare la necessità di aumentare ulteriormente gli aiuti militari all’Ucraina e la militarizzazione della ‘Europa unita’ per combattere l’aggressione russa”.

Il Cremlino ha invitato i leader europei a non attribuire alla Russia tutte le incursioni di droni sui loro territori e ad espandere i loro orizzonti.


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