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Economia

Manovra, Giorgetti insiste sul contributo delle banche

In legge di Bilancio anche taglio Irpef e nuova rottamazione

di Lino Sasso -


Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha confermato che nella prossima legge di bilancio troveranno spazio il taglio dell’Irpef, una nuova rottamazione “light” e, soprattutto, un contributo a carico delle banche per sostenere il sistema Paese. Il vertice di maggioranza a Palazzo Chigi ha tracciato le linee guida della manovra che approderà in Consiglio dei ministri lunedì 13 ottobre, dopo gli ultimi ritocchi tecnici. Il pacchetto economico prevede interventi per circa 16 miliardi di euro, con un focus su famiglie, lavoro e ceto medio. Il taglio dell’Irpef dal 35% al 33% per i redditi fino a 50mila euro è la misura bandiera: porterà, secondo le stime, un aumento medio di 440 euro l’anno nelle buste paga dei lavoratori.

Giorgetti sul contributo delle banche: “Non è una misura punitiva”

Al centro del confronto politico c’è il tema del “contributo delle banche”, proposto da Giorgetti. Il ministro ha spiegato che si tratterà di un prelievo concordato con gli istituti di credito, non di una tassa straordinaria. “Abbiamo intenzione di chiedere alle banche, naturalmente in modo concertato, un contributo che riteniamo di meritare come sistema Paese – ha dichiarato Giorgetti –. Il beneficio in termini di rating è andato a vantaggio di tutti, anche degli istituti di credito. Non c’è alcun intento punitivo, ma la richiesta di partecipare a un momento delicato per l’economia nazionale”. Secondo fonti parlamentari, la proposta rappresenta un compromesso tra le richieste della Lega, che spinge per misure più incisive, e le perplessità di parte della maggioranza, preoccupata per gli effetti sul settore finanziario.

Rottamazione “light” e pace fiscale

Nel testo della manovra sarà inserita anche una nuova versione della rottamazione delle cartelle, definita “light”. La misura prevederà rateizzazioni fino a 108 rate in nove anni, ma con una platea di beneficiari ridotta rispetto al passato. “È giusto dare un’ultima chance – ha spiegato Giorgetti – ma bisogna distinguere tra contribuenti meritevoli e non meritevoli. Non possiamo immaginare una rottamazione infinita”.

Famiglie, pensioni e casa

Oltre al dossier caro a Giorgetti sul contributo delle banche, la manovra conterrà un pacchetto per le famiglie del valore di circa un miliardo di euro. Prevista la conferma del congedo parentale facoltativo all’80% per tre mesi dopo la fine di quello obbligatorio, un bonus libri scolastici per le famiglie con ISEE basso e la proroga selettiva delle detrazioni al 50% sulla prima casa. Sul fronte pensioni, è in discussione un intervento da 1,5 miliardi, con una “sterilizzazione selettiva” dell’aumento per chi ha già compiuto 64 anni. “Non si tratta di colpire qualcuno – ha chiarito il ministro – ma di garantire equità e sostenibilità”.

I moniti di Bankitalia e le critiche delle opposizioni

Bankitalia ha invitato il governo a “limitare gli incrementi di spesa o le riduzioni di entrate di natura temporanea”, mentre l’Ufficio parlamentare di bilancio ha avvertito che “ogni aumento permanente delle spese per la difesa dovrà essere compensato da tagli o nuove entrate”. Dall’opposizione arrivano attacchi al cuore della manovra. Antonio Misiani (Pd) parla di “crescita inferiore alle previsioni” e di “impatto negativo sul Pil nel 2026”. Giuseppe Conte (M5S) chiede invece “un maxi taglio delle tasse, più risorse per la sanità pubblica e un assegno unico più consistente”.


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