Hamas ha accettato l’accordo su Gaza
Giunto l'atteso annuncio ufficiale di Donald Trump
È attesa per oggi alle 12 (le 11 in Italia) la firma dell’accordo tra Hamas e Israele per il cessate il fuoco a Gaza. Secondo l’emittente libanese Al Mayadeen, vicina a Hezbollah, Hamas ha accettato l’accordo su Gaza. La cerimonia per la firma si terrà in Egitto, alla presenza dei mediatori internazionali. La notizia segna un passo storico verso la fine delle ostilità nella Striscia di Gaza, dopo mesi di guerra e negoziati estenuanti. L’emittente cita “fonti palestinesi” che confermano l’intesa e parlano di una “prima fase” destinata a garantire il rilascio di tutti gli ostaggi e il ritiro graduale delle truppe israeliane secondo una linea di demarcazione concordata.
Trump: “Una pace forte e duratura”
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dato l’annuncio del successo del piano di mediazione sul social Truth: “Sono molto orgoglioso di annunciare che Israele e Hamas hanno entrambi firmato la prima fase del nostro piano di pace. Tutti gli ostaggi saranno rilasciati molto presto e Israele ritirerà le sue truppe, come primo passo verso una pace forte e duratura”. Una dichiarazione che arriva mentre i canali diplomatici tra Washington, Il Cairo e Doha restano aperti per garantire l’attuazione del cessate il fuoco.
Israele conferma: ritiro da Gaza City
Anche fonti israeliane citate da Haaretz, confermano che l’accordo di cessate il fuoco a Gaza tra Hamas e Israele sarà firmato “nelle prossime ore”. Le mappe del ritiro sono già state aggiornate. Israele lascerà la maggior parte delle città della Striscia, tranne Rafah, mantenendo una presenza minima per motivi di sicurezza. “Le forze israeliane si ritireranno completamente da Gaza City”, ha spiegato un funzionario. La “linea rossa” resta quella dei detenuti palestinesi coinvolti negli attacchi del 7 ottobre, esclusi dagli scambi.
Rilascio degli ostaggi previsto sabato
Due fonti citate dal Times of Israel confermano che Hamas, in virtù dell’accordo su Gaza, rilascerà gli ostaggi ancora vivi sabato, in seguito all’entrata in vigore dell’intesa. La comunità internazionale intravede un fragile ma concreto spiraglio di pace, in un conflitto che ha devastato la regione e lasciato migliaia di vittime.
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