Le reazioni internazionali all’accordo tra Hamas e Israele
L’intesa mediata da Trump, Egitto, Qatar e Turchia apre la prima fase del piano di pace. Meloni: “Opportunità unica per porre fine al conflitto”
L’accordo tra Hamas e Israele per la tregua a Gaza rappresenta un passo storico verso la fine di uno dei conflitti più devastanti degli ultimi anni. Raggiunto in Egitto nell’ambito della prima fase del Piano di pace promosso dal presidente Donald Trump, l’intesa prevede un cessate il fuoco immediato, il rilascio di tutti gli ostaggi e il ritiro graduale delle forze israeliane da alcune aree della Striscia. Con il nuovo accordo tra Hamas e Israele, la comunità internazionale intravede finalmente uno spiraglio per porre fine a mesi di violenze e distruzione. Resta ora da vedere se la tregua reggerà e se il piano di pace potrà davvero tradursi in una stabilità duratura per la regione mediorientale.
Le parole di Giorgia Meloni
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha accolto la notizia dell’accordo tra Hamas e Israele con entusiasmo, definendola “una straordinaria notizia che apre la strada alla pace”. In una nota ufficiale, la premier ha ringraziato Trump “per aver incessantemente ricercato la fine del conflitto a Gaza”. Meloni ha poi espresso gratitudine ai mediatori – Egitto, Qatar e Turchia – per i loro “sforzi cruciali per il risultato raggiunto”. Meloni ha anche sottolineato che “questo accordo e il percorso tracciato dal Piano Trump rappresentano un’opportunità unica per porre fine al conflitto”, invitando tutte le parti “a rispettare pienamente le misure già concordate e a lavorare rapidamente per i passi successivi”. L’Italia, ha assicurato la presidente del Consiglio, “è pronta a contribuire alla stabilizzazione, ricostruzione e sviluppo di Gaza”.
L’apprezzamento di von der Leyen
Sulla stessa linea anche la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. In un post su X ha parlato di un “accordo per Gaza come opportunità di pace duratura, ma che deve essere unito alla soluzione dei due Stati”. Von der Leyen ha espresso apprezzamento per “gli sforzi diplomatici di Stati Uniti, Qatar, Egitto e Turchia”, e ha ribadito l’impegno dell’Unione europea “a sostenere la consegna sicura degli aiuti umanitari e la futura ricostruzione della Striscia”.
Kallas parla di svolta significativa
Anche l’Alto rappresentante Ue per gli Affari esteri, Kaja Kallas, ha accolto positivamente la svolta diplomatica: “La prima fase dell’accordo di pace di Gaza segna una svolta significativa e una reale possibilità di porre fine a una guerra devastante. L’Ue farà tutto il possibile per sostenerne l’attuazione”.
Il sollievo di Starmer
Dal Regno Unito, il primo ministro Keir Starmer ha parlato di “un momento di profondo sollievo avvertito in tutto il mondo”. Poi l’invito a tutte le parti “a rispettare gli impegni presi e a porre le basi per una pace giusta e duratura”.
La speranza di Pizzaballa
Un messaggio di speranza arriva anche da Gerusalemme, dove il patriarca Pierbattista Pizzaballa ha definito l’intesa “una bella notizia che riaccende la fiducia nella possibilità di tornare alla vita normale”. Il cardinale ha sottolineato che “la strada verso la pace è lunga, ma questi gesti – la liberazione degli ostaggi, il parziale ritiro dell’esercito israeliano – sono passi concreti verso un clima nuovo e più costruttivo”.
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