Intervista al Ministro Santanchè: “Oltre 240 miliardi di Pil dal turismo: la strada è quella giusta”
A settembre tasso di saturazione più alto d’Europa, a luglio primato europeo per arrivi e presenze, ottobre conferma crescente destagionalizzazione. Il turismo italiano, dunque, si sviluppa e si consolida, col Bel Paese che si conferma ancora una volta destinazione internazionale di riferimento. A fare il punto della situazione a L’identità è il Ministro del Turismo, Daniela Santanchè.
L’Italia del turismo continua ad affermarsi molto competitiva nel panorama internazionale: in particolare, come certifica ISTAT, ha il primato europeo per volumi assoluti, con oltre 18 milioni di arrivi e 79 milioni di presenze a luglio, in aumento sia sul 2024 che sul periodo pre-Covid. Ministro Santanchè, è soddisfatta?
“Aggiungerei che, nei primi sette mesi dell’anno, abbiamo fatto meglio anche della Spagna sul fronte dei pernottamenti, come certifica Eurostat. E poi abbiamo le previsioni di ENIT che stimano una spesa a fine anno di 185 miliardi di euro e un impatto sul PIL di quasi 240 miliardi. Insomma, i dati raccolti e le stime effettuate sin qui fotografano un settore che, ancora una volta, si conferma leva economica e sociale della Nazione.
Non solo: l’orizzonte da qui a dieci anni, stando a WTTC, è pure altrettanto luminoso, con oltre 280 miliardi di PIL, quasi 4 milioni di occupati e una spesa superiore ai 220 miliardi. La strada tracciata è sicuramente quella giusta. Ma i successi non vengono da soli e le stime non si realizzano come per magia: dobbiamo essere consapevoli che è necessario continuare a lavorare come stiamo già facendo per raggiungere questi traguardi e, perché no, traguardi anche più ambiziosi”.
Che tipo di progettualità ha messo in campo in questi anni per consolidare la centralità turistica dell’Italia?
“Il punto di partenza è stato riconoscere al turismo la giusta centralità strategica all’interno dell’agenda politica nazionale. Sin dalla presentazione del programma elettorale. Il Governo Meloni è il primo esecutivo a credere in maniera tanto convinta e concreta nel turismo come un’industria fondamentale per l’economia italiana. Il passo successivo è stato formalizzare questa centralità adottando il primo Piano strategico del settore, che guarda all’arco temporale 2023-2027, per implementare una visione industriale di lungo periodo in termini di obiettivi, investimenti e politiche pubbliche. Nel farlo, ci siamo aperti all’ascolto, al dialogo e alla piena collaborazione con gli imprenditori, gli operatori e le associazioni, che vivono e fanno vivere il turismo italiano e a cui abbiamo finalmente fornito un punto di riferimento costante.
Oggi, tutti loro sanno che le nostre porte sono sempre aperte. È stato grazie a questa sinergia proattiva che abbiamo potuto portare avanti misure mai viste prima: penso al miliardo e 380 milioni per riqualificare le strutture ricettive; penso alla detassazione delle mance e del lavoro notturno, festivo e straordinario; penso ai fondi settoriali per sostenibilità, aria aperta, cammini, porti turistici, piccoli Comuni, siti UNESCO. Abbiamo fatto tanto, pari a oltre l’80% del programma elettorale sul comparto, ma tanto altro abbiamo ancora da fare. E siamo sempre al lavoro.
Un esempio di questo percorso virtuoso è il WTTC Global Summit, ospitato a fine settembre a Roma e che ha attirato per l’occasione oltre 8 miliardi di euro d’investimenti per la nostra industria turistica. Cosa ne pensa?
“Certamente, organizzare e ospitare grandi eventi internazionali è un altro segno di quanto il Governo e il comparto stiano operando bene. Di quanto l’Italia turistica, e non solo, sia credibile, attrattiva e influente. Mi riferisco anche al Forum Internazionale del Turismo, di cui la terza edizione è ormai alle porte. Ma anche alla prima storica ministeriale G7 sul settore, che abbiamo fatto l’anno scorso a Firenze. Anch’essa storica è la venticinquesima edizione del WTTC Global Summit, la prima realizzata in Italia. È qualcosa che ci inorgoglisce non solo in quanto Governo e Ministero. Ma in quanto italiani, prima di tutto.
Gli investimenti attirati dal vertice, provenienti da alcuni dei più grandi player a livello mondiale, costituiscono un’occasione unica per favorire crescita, sviluppo e occupazione. Un ulteriore trampolino di lancio per l’industria e per la stabilità e il prestigio dell’Italia. In continuità con questo, la prossima settimana sarò a Washington per partecipare a una serie di appuntamenti orientati a stimolare altri investimenti sul turismo italiano, nell’ambito di una missione governativa trasversale volta a rafforzare le relazioni transatlantiche tra Italia e Stati Uniti”.
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