Hamas ha liberato tutti gli ostaggi israeliani vivi
I corpi di quelli deceduti verranno consegnati in un secondo momento
Sono stati liberati tutti gli ostaggi israeliani vivi. Hamas ha precisato che i corpi di quelli deceduti verranno consegnati successivamente. In precedenza, i militari israeliani avevano confermato l’arrivo in Israele di un primo gruppo di sette ostaggi israeliani liberati. Poi è stata la volta di altri 13.
La nota dell’uffico di Netanyahu sugli ostaggi
“Il governo di Israele abbraccia i nostri ostaggi tornati a casa”, ha scritto in una nota l’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, sottolineando che il governo israeliano “è impegnato a far tornare a casa tutti gli ostaggi trattenuti dal nemico” nella Striscia di Gaza per due anni e “perseguirà questa missione con determinazione e tenacia”.
Witkoff elogia i britannici
L’inviato di Donald Trump, Steve Witkoff, ha riconosciuto “il ruolo fondamentale del Regno Unito nell’assistenza e nel coordinamento del lavoro che ci ha portato a questa giornata storica in Israele”. Dopo gli attriti tra Usa e Regno Unito delle ultime ore, Witkoff in un post su X ha evidenziato, “in particolare, il contributo incredibile e gli sforzi instancabili del consigliere per la Sicurezza nazionale, Jonathan Powell”.
Gli iraniani non saranno in Egitto
Teheran si è tirata fuori. Né il presidente iraniano Masoud Pezeshkian né il ministro degli Esteri della Repubblica islamica Abbas Araghchi saranno al summit in Egitto. Stamani all’agenzia iraniana Irna, il portavoce del ministero degli Esteri, Esmaeil Baghaei, ha spiegato che nonostante l’invito all’Iran a partecipare alla “cerimonia di firma di un accordo di cessate il fuoco per porre fine” al conflitto a Gaza, la Repubblica Islamica non intende partecipare.
Il portavoce ha insistito sulla posizione dell’Iran, confermando quanto già espresso via X dal capo della diplomazia iraniana, che aveva precisato che l’Iran “è grato per l’invito del presidente (egiziano) al-Sisi a partecipare al summit di Sharm El-Sheikh Summit”. “Pur privilegiando l’impegno diplomatico, né io né il presidente Pezeshkian possiamo confrontarci con controparti che hanno attaccato il popolo iraniano e continuano a minacciarci e a colpirci con sanzioni”, ha proseguito Araghchi, ripetendo che il suo Paese “accoglie con favore qualsiasi iniziativa che ponga fine al genocidio di Israele a Gaza e garantisca l’espulsione delle forze di occupazione”.
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