Trump alla Knesset: “Oggi è l’alba di un nuovo giorno”
Il presidente statunitense ha chiesto la grazia per Netanyahu al suo omologo israeliano Herzog
Donald Trump nel suo discorso alla Knesset ha celebrato la fine della guerra e la nascita di una nuova fase di pace e cooperazione nella regione, evidenziando il ruolo degli Stati Uniti e di Israele in questo processo. Per il tycoon si tratta “dell’alba storica di un nuovo Medio Oriente”. Il tycoon ha affermato che lo Stato ebraico ha “vinto tutto ciò che si poteva vincere con la forza delle armi” e rimarcato l’uso efficace delle forniture degli Stati Uniti, dimenticando volutamente i 64mila morti palestinesi e le atroci sofferenze inflitte dal suo alleato alla popolazione civile.
Gli impegni di Trump
“Gaza sarà smilitarizzata” e “Hamas deporrà le armi”, ha assicurato il presidente statunitense. “Abbiamo dimostrato che la pace non è solo una speranza, ma una realtà che possiamo costruire giorno dopo giorno. C’è un potenziale straordinario in questa regione, dopo decenni che è stato fomentato il terrorismo e l’antisemistmo”, ha aggiunto ancora.
Durante il suo intervento alla Knesset, Donald Trump ha riconosciuto di essere “in ritardo” per la cerimonia in Egitto, dove è atteso da “leader importanti”. Al vertice, ha sottolineato, ci sarà il “gruppo delle nazioni più ricche” a cui verrà affidata la ricostruzione a Gaza.
Le parole di Netanyahu
“Nessuno vuole la pace più della popolazione di Israele”, ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu alla Knesset alla presenza di Trump. Dopo aver dichiarato di auspicare “pace dentro Israele” e “fuori Israele”, Netanyahu ha garantito di tendere “la mano a tuti coloro che vogliono la pace”. “Israele rimarrà sempre pieno di speranza” ed “è tempo di realizzare questa speranza e allargare il circolo della pace”, ha proseguito il premier dopo aver fatto riferimento degli Accordi di Abramo.
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