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Politica

La maggioranza chiede il conflitto di attribuzione per Bartolozzi

Si apre un nuovo fronte politico attorno al caso Almasri

di Lino Sasso -


Come era nell’aria, i capigruppo di maggioranza hanno chiesto al Presidente della Camera di valutare la possibilità di sollevare un conflitto di attribuzione alla Consulta sul caso di Giusi Bartolozzi. Si apre quindi un nuovo fronte politico e istituzionale attorno al cosiddetto caso Almasri. Dopo il recente voto dell’Aula della Camera sulle richieste di autorizzazione a procedere nei confronti dei ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi e del sottosegretario Alfredo Mantovano, la questione torna ora in Giunta per le autorizzazioni. Al centro, la posizione di Giusi Bartolozzi, capo di Gabinetto del Ministro della Giustizia, accusata del reato di dichiarazioni mendaci ai pm.

La comunicazione di Devis Dori

In una nota ufficiale, il presidente della Giunta, Devis Dori, ha reso noto che il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha trasmesso alla Giunta una lettera dei capigruppo di maggioranza. Nella missiva si chiede di valutare l’opportunità di sollevare un conflitto di attribuzione nei confronti del Collegio per i reati ministeriali di Roma e del procuratore della Repubblica capitolino, in relazione all’indagine che coinvolge Bartolozzi.

“La settimana prossima convocherò l’Ufficio di Presidenza per definire le tempistiche per l’espressione del parere sulla richiesta inoltrata dal presidente Fontana”, ha precisato Dori.

Le posizioni politiche

Anche sul conflitto di attribuzione nei confronti di Giusi Bartolozzi, le posizioni restano nettamente contrapposte. Per la maggioranza, l’ipotesi di reato che coinvolge il capo di Gabinetto del Guardasigilli sarebbe direttamente connessa a quelle contestate al ministro Nordio, e dunque rientrerebbe nell’alveo delle prerogative ministeriali tutelate dalla Costituzione. Secondo questa lettura, l’iniziativa giudiziaria della procura avrebbe travalicato i confini delle competenze parlamentari, legittimando la richiesta di un conflitto di attribuzione sul caso Bartolozzi.
Per le opposizioni, invece, si tratta di fattispecie autonome e distinte, che nulla avrebbero a che fare con le imputazioni rivolte ai ministri. Di conseguenza, la richiesta della maggioranza sarebbe un tentativo di allargare indebitamente l’ambito di tutela istituzionale, trasformando una vicenda giudiziaria personale in una questione di prerogative parlamentari.

La Giunta per le autorizzazioni dovrà ora esprimere un primo orientamento, che potrebbe avere conseguenze rilevanti non solo sul piano politico, ma anche nei delicati rapporti tra Parlamento e magistratura. Il conflitto di attribuzione per Bartolozzi si annuncia dunque come il nuovo terreno di scontro tra maggioranza e opposizione, in una contesto parlamentare già segnato da tensioni crescenti.


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