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Attualità

Attentato a Sigfrido Ranucci: bombe sotto casa, esplodono due auto

Da anni il conduttore di Report vive sotto scorta per le minacce ricevute

di Angelo Vitale -


Attentato contro Sigfrido Ranucci nella notte a Campo Ascolano, tra Roma e Pomezia: bombe sotto casa, l’auto del noto giornalista e conduttore di Report è esplosa. Distrutta completamente la sua vettura e danneggiata gravemente anche l’auto della figlia, parcheggiata poco prima sullo stesso luogo.

Attentato a Ranucci

La potenza dell’esplosione è stata tale da arrecare danni anche alla palazzina dove risiede Ranucci, mentre per fortuna non si registrano feriti.

Il conduttore di Report ha sottolineato che la figlia era passata proprio davanti all’auto pochi minuti prima dell’esplosione e che l’ordigno avrebbe potuto uccidere chiunque fosse stato lì in quel momento.

Le forze dell’ordine hanno avviato indagini approfondite, con interventi di carabinieri, Digos, vigili del fuoco e polizia scientifica, mentre la Procura ha preso in carico il caso. E’ affidato alla Direzione distrettuale antimafia di Roma il coordinamento delle indagini, delegate ai carabinieri del Nucleo investigativo di Frascati e alla Digos della Questura di Roma.

Il giornalista ha ipotizzato che l’attentato possa essere collegato all’annuncio dei temi delle nuove inchieste di Report.

“In base a quello che hanno detto gli artificieri si trattava di un ordigno usato per fuochi d’artificio, quindi pirotecnico, rudimentale. Minacce ne abbiamo ricevute tantissime e di varia natura. Il problema adesso è capire un attimo la serietà di queste minacce”, così Ranucci ai microfoni del Gr 1 Rai.

Le minacce, prima delle bombe

Ranucci da anni vive sotto scorta per le numerose minacce di morte ricevute, principalmente da ambienti mafiosi, ora per lui le bombe sotto casa in un grave attentato. Una misura di tutela evidentemente non svolta h24 con controlli anche esterni, considerato l’accaduto.

Già nel 2021 aveva denunciato di essere nel mirino della ‘ndrangheta, che avrebbe ingaggiato killer stranieri per eliminarlo. Da allora la sua sicurezza è stata aumentata e la sua abitazione sorvegliata 24 ore su 24.

Sigfrido Ranucci è nato a Roma il 24 agosto 1961. Laureato in Lettere all’Università La Sapienza, ha iniziato la sua carriera giornalistica a Paese Sera e poi al TG3, occupandosi di cronaca e attualità. Dal 2017 conduce il programma d’inchiesta Report su Rai 3, dove ha realizzato numerose inchieste di grande impatto, tra cui quelle sui rapporti tra politica e mafia, sull’uso di armi con uranio impoverito, e sulle stragi di mafia.

La solidarietà della premier

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni – fa sapere Palazzo Chigi – “esprime piena solidarietà al giornalista Sigfrido Ranucci e la più ferma condanna per il grave atto intimidatorio da lui subito. La libertà e l’indipendenza dell’informazione sono valori irrinunciabili delle nostre democrazie, che continueremo a difendere”.

Solidarietà a Ranucci anche dal ministro della Difesa Guido Crosetto: “Un attentato che colpisce la libertà di informazione”.


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