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Economia

L’Italia ritrova la A, c’è l’upgrade rating Dbrs e la Francia tracolla

Giorgetti esulta, Macron deluso: S&P ha tolto a Parigi la doppia A

di Giovanni Vasso -


L’Italia ritrova la A, arriva l’upgrade dell’agenzia di rating Dbrs che alza il giudizio sullo stato di salute dello Stato e dell’economia nazionale. L’annuncio è arrivato nella serata di ieri, a mercati rigorosamente chiusi. A pesare nel giudizio di Dbrs sono state, come si legge in una nota, “la riduzione cumulativa delle vulnerabilità nel settore bancario e il miglioramento del settore estero” che “hanno portato a un’economia più resiliente e il consolidamento fiscale proseguirà e contribuirà almeno a stabilizzare il rapporto tra debito pubblico e pil nel medio termine”. Dopo Fitch, dunque, anche un’altra agenzia promuove le politiche economiche del governo.

L’Italia ritrova la A, esulta Giorgetti

E ne ha ben donde il ministro all’Economia. Ha firmato una manovra che è precipuamente finalizzata a convincere gli interlocutori finanziari. Ieri, durante la conferenza stampa di presentazione, s’è detto felice perché il governo – nonostante lo scontro sugli extraprofitti bancari – non gli ha “cambiato” la manovra che “aveva già venduto” proprio alle agenzie di rating. Un messaggio che è arrivato forte e chiaro a Dbrs che ha deciso, così, di procedere con l’upgrade ad A del rating dell’Italia. “Frutto del lavoro costante di questi tre anni di governo, l’Italia torna in serie A con grande orgoglio”, ha commentato Giorgetti in una nota.

E la Francia continua a precipitare

Se l’Italia si gode il nuovo rating Dbrs e l’aver ritrovato la A, la Francia continua a perdere colpi e credibilità sui mercati internazionali. Adesso la stangata a Parigi è arrivata da S&P che ha tagliato il giudizio sull’economia e lo Stato transalpino. Macron ha perso la doppia A, dovrà accontentarsi di A+. Tutta colpa dell’incertezza politica che ha “ostacolato i progressi nel consolidamento delle finanze pubbliche francesi”. In pratica, nessuno ha fatto ancora le riforme, a cominciare da quelle delle pensioni richieste dai mercati, e perciò la Francia perde colpi.


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