Gli orari dei cimiteri torinesi per la ricorrenza dei defunti
Con l’avvicinarsi delle ricorrenze di Ognissanti e dei Defunti, i cimiteri della città si preparano ad accogliere tutte quelle famiglie desiderose di ricordare e onorare i propri cari.
Il legame con chi non è più tra noi non si interrompe mai: è un filo invisibile che ci unisce non solo a parenti e amici, ma anche a persone conosciute attraverso il lavoro o altre relazioni. Il ricordo di chi ci ha lasciato va oltre la nostalgia: è un’occasione preziosa per rivivere insieme i momenti felici, per conservare la memoria di chi non abbiamo conosciuto personalmente ascoltando dalle persone più anziane le loro storie, mantenere vivo il legame con il passato.
Per questi giorni speciali nei quali i sei cimiteri cittadini – Monumentale, Parco, Abbadia di Stura, Cavoretto, Sassi e Mirafiori – registrano un afflusso più intenso del resto dell’anno, la Città di Torino e AFC hanno predisposto una serie di servizi e iniziative pensati per accompagnare i visitatori in un momento di raccoglimento e rispetto, dedicato alla memoria di chi non c’è più.
A Palazzo Civico l’assessora ai Servizi Cimiteriali Chiara Foglietta, insieme ad Andrea Araldi e Carlo Tango, rispettivamente presidente e amministratore delegato di AFC, l’azienda che ha in gestione i cimiteri comunali, hanno presentato nel dettaglio le attività previste per la commemorazione nei sei cimiteri comunali.
«Ricordare chi non c’è più significa riconoscere quel filo invisibile che ci unisce, fatto di affetto, ricordi e emozioni profonde che continuano a vivere dentro di noi. È un legame che supera il tempo e lo spazio, e ci fa sentire vicina la presenza di chi ha lasciato un segno indelebile nella nostra vita – spiega l’assessora Chiara Foglietta –. Nei cimiteri quel ricordo si traduce in un gesto di cura e condivisione, capace di offrire conforto e regalare un prezioso momento di raccoglimento a chi vi si reca. Per questo vogliamo accogliere al meglio tutte le persone che li visitano, ogni qualvolta desiderino farlo.»
«Proprio su questo impegno si fonda il lavoro di AFC, che condivide l’obiettivo di accogliere al meglio i visitatori, trasformando i cimiteri in poli culturali vivi, capaci di valorizzare il loro patrimonio storico e artistico senza perdere di vista la funzione di luogo di raccoglimento – afferma il presidente Andrea Araldi –. Un esempio concreto sarà il convegno europeo dell’Associazione dei Cimiteri Significativi, che a giugno porterà in città oltre 1000 esperti da tutta Europa, offrendo un’occasione unica di confronto e crescita, e contribuendo a rafforzare Torino come meta riconosciuta del turismo dedicato ai cimiteri storici.»
Dal 25 ottobre al 2 novembre i cimiteri e gli uffici saranno aperti dalle 8.30 alle 17.30, mentre da lunedì 3 novembre entrerà in vigore l’orario invernale con chiusura alle 16.30.
Anche quest’anno, ad aiutare i visitatori saranno presenti i volontari di “Giovani per Torino” insieme ai “Senior civici”, riconoscibili dalla pettorina blu o gialla e muniti di tablet e mappe, per sostenere nella ricerca delle sepolture e per ogni necessità di informazione e accompagnamento all’interno dei cimiteri. Nei principali ingressi del Monumentale e del Parco saranno allestiti gli SMAT Point per la distribuzione gratuita di acqua potabile. Confermato anche l’appuntamento con i momenti musicali della rassegna ‘Appuntamenti con il ricordo’ che accompagneranno i giorni della Commemorazione dei Defunti.
Per facilitare gli spostamenti interni ai cimiteri Monumentale e Parco sarà attivo un servizio gratuito di navette con autobus a pianale ribassato, mentre l’accesso con le auto sarà vietato, con eccezione dei veicoli muniti di contrassegno azzurro per persone disabili, autorizzati negli orari consentiti. GTT potenzierà le linee esterne verso i cimiteri, con alcune sospensioni temporanee della linea 102 interna al Parco nelle giornate di maggior afflusso (25, 26 ottobre e 1, 2 novembre).
In questi giorni saranno inoltre disponibili carrozzine pieghevoli, distribuite dai volontari civici agli ingressi principali, per chi ha difficoltà a deambulare. Negli stessi cimiteri maggiori, gli ascensori saranno presidiati per garantire un accesso agevole. Le mappe fornite ai visitatori segnalano chiaramente gli ingressi accessibili, le rampe e la presenza degli ascensori, per facilitare la visita a tutti.
Al cimitero Parco, sabato 1° novembre alle ore 15.30, presso la Grande Croce, verrà celebrata la Santa Messa officiata dal cardinale Roberto Repole, arcivescovo di Torino. Al cimitero Monumentale, domenica 2 novembre alle ore 9.15 è in programma la cerimonia istituzionale della Città con il corteo delle Autorità e delle Rappresentanze delle Associazioni Combattentistiche, che renderanno omaggio ai caduti sostando alla Grande Croce, alla Lapide dei Caduti in Russia, alla Lapide dei Deportati Ebrei, al Cippo della Deportazione, al Cippo degli Ex Internati, al Campo della Gloria, al Cippo dei Caduti in Guerra della Liberazione, al Monumento delle Vittime Civili, ai Caduti sul lavoro al Monumento dell’Aviazione, al monumento degli Esuli Dalmati e Istriani e infine al Campo Militari. Alle 15.30, nel cortile interno del Monumentale, presso l’ingresso principale di piazzale Tancredi Falletti di Barolo, si terrà la celebrazione della Santa Messa officiata dal cardinale Roberto Repole.
La conferenza stampa è stata anche l’occasione per l’ amministratore delegato di AFC, Carlo Tango, per presentare i progetti realizzati e in corso: «Stiamo investendo in interventi concreti per migliorare l’esperienza di chi visita i nostri cimiteri e per preservarne il valore culturale e storico. Dalla sostituzione dei totem multimediali con schermi più ampi e accessibili, al rinnovo e consolidamento di strutture fondamentali come ossari, loculi e impianti idrici. Progetti come la riqualificazione delle aree di dispersione delle ceneri e il restauro dei manufatti storici testimoniano il nostro impegno a coniugare memoria, cultura e cura. Con questi interventi vogliamo offrire ai cittadini spazi accoglienti e rispettosi, capaci di raccontare le storie di chi ci ha preceduto.»
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