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Mafia, terremoto in B: la Juve Stabia sotto amministrazione controllata

Il provvedimento della Procura nazionale Antimafia: "Bene strumentale ai clan"

Terremoto in Serie B: la Juve Stabia è stata posta sotto amministrazione controllata, c’è la richiesta della Procura nazionale antimafia. Il club di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, è stata oggetto di un decreto che è stato notificato questa mattina dagli agenti della Questura del capoluogo campano, nella sede della società. Nominato un amministratore giudiziario. Per il calcio italiano è uno schiaffo. La Juve Stabia milita, con buoni risultati, nel campionato di calcio di Serie B.

Juve Stabia c’è l’amministrazione controllata

Le ragioni alla base del decreto saranno illustrate in una conferenza stampa a cui prendono parte il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo e il questore di Napoli, Maurizio Agricola. Stando a quanto riporta Il Corriere del Mezzogiorno, il club sarebbe finito nelle mani dei clan di camorra vicini ai D’Alessandro, egemoni sul territorio stabiese. E sarebbe diventato un “bene strumentale” da utilizzare per la gestione del denaro, per piazzare uomini di fiducia nei ruoli chiave anche nella gestione dei servizi collaterali al calcio e per avere, alla fine, pubblicità dai buoni risultati del club. Una società, quella della Juve Stabia, che, fino a questa mattina, era additata a modello: conti in ordine, investimenti sui giovani, buoni risultati in B.

Cosa succede adesso

Il caso della Juve Stabia si abbatte, come un macigno, su quanto rimane della credibilità del calcio italiano. La società sarà in amministrazione controllata ma la palla, adesso, passa nel campo della Federazione. Che dovrà decidere come comportarsi rispetto a un club accusato di essere nella disponibilità dei clan. La Serie B sarà scossa dal provvedimento che si abbatte su una squadra che, attualmente, si trova al settimo posto in classifica e che l’anno scorso ha partecipato ai playoff per la promozione in A.