L'identità: Storie, volti e voci al femminile Poltrone Rosse



Economia

Manovra, la scommessa di Giorgetti è l’unica via possibile

Confermate tutte le misure e i tagli, obiettivo uscire subito dal Patto di Stabilità (o saranno guai seri)

di Cristiana Flaminio -


La scommessa di Giorgetti. Finito il tempo dei commenti “anche a sproposito” (copyright Giorgetti) sulle bozze al documento di bilancio: la manovra è stata bollinata e dentro ci sono le norme che il governo intende proporre al vaglio del Parlamento. Detto tra noi, non è che sia cambiato poi molto. Prendete, per esempio, la questione dei fitti brevi. L’aliquota della cedolare resta al 21%. Anzi, no: verrà portata al 26% per tutti quegli immobili che però resteranno iscritti alle piattaforme online. In pratica, come si legge all’interno della stessa relazione al testo della manovra, circa il 90% del parco di case destinate ai fitti brevi. Roba che ha fatto insorgere il (vero) elefante nella stanza, e cioè il colosso digitale AirBnb che, in una nota, ha parlato del ceto medio che, per colpa del governo avido e cattivo, si impoverirà ancora di più. Si tratta della stessa azienda a cui, nel 2023, furono sequestrati beni per 779 milioni di euro per una presunta evasione fiscale e che, per chiudere la partita, ne ha pagati 576 un mese dopo. Una differenza (da 203 milioni) che è pari quasi al doppio di quanto il governo si aspetta di incassare per i maggiori introiti, circa 102,4 milioni di euro. Giorgetti, su questo fronte, non si muove da dove sta perché ritiene che sia (anche) colpa dei fitti brevi se non si trovano abbastanza case e se il Paese soffre di un’emergenza abitativa che ha fatto impennare i prezzi e che colpisce durissimo su natalità e famiglie. C’è, poi, il capitolo banche. Il presidente Abi, Antonio Patuelli, aspetta di seguire il dibattito parlamentare, non si sbilancia ma ha pretesto “più rispetto” per il settore creditizio. La situazione, allo stato attuale, prevede l’aumento di due punti di Irap per banche e assicurazioni. Solo per le annualità 2026, 2027 e 2028. Ci si prepara a incassare quattro miliardi. Su questo, nessuna scommessa: Giorgetti non vuol sentire storie: le banche, ha spiegato, “beneficiano dell’azione politica da portata avanti dall’esecutivo e la cui efficacia è ben evidenziato dal positivo andamento di spread e dal rating”. Insomma, per contemperare il rigore che fa bene alla finanza occorre dare qualcosina in cambio. Rigore che sarà applicato anche ai ministeri. In tre anni, verranno recuperati sette miliardi dai tagli alle spese. Di questi, 2,2 miliardi nel 2026, 2,15 nel 2027 e 2,8 dal 2028. Tra i ministeri più colpiti c’è proprio il Mef, che dà l’esempio tagliandosi, oltre 450 milioni e il Mase per oltre 370 milioni. Anche Giorgia Meloni ha voluto dare un segnale tangibile: le spese a Palazzo Chigi caleranno di 50 milioni. Quello che, però, ha subito la sforbiciata più ampia si rivela il Ministero alle Infrastrutture e ai Trasporti che dovrà rinunciare, solo nel 2026, a oltre 520 milioni. Ecco, dunque, perché Salvini era così arrabbiato con le banche e, di rimbalzo, con gli alleati di Forza Italia. Il tema dei tagli ai ministeri, che è passato sottotraccia rispetto ai fronti di scontro legati a banche e affitti brevi, rimane centrale. Sulle pensioni, poi, il ministro ha detto che gli aumenti saranno di 12 euro per l’adeguamento all’inflazione (per 1,1 milioni di persone) oltre ai 20 euro per le minime. Il taglio Irpef, invece, interesserà 13,6 milioni di cittadini per una spesa complessiva di nove miliardi, tre all’anno fino al 2028.
La grande scommessa di Giorgetti, però, resta in piedi. Solo è trascinata un po’ più in là di qualche mese: nel 2026, l’Italia dovrà essere fuori dal Patto di stabilità. Se accadesse, il sacrificio della manovra sarebbe valso l’investimento di capitale politico che s’avvia a fare il governo. Ma se a Bruxelles dovesse venire a qualcuno l’alzata di ingegno di tenere ancora un po’ l’Italia sotto osservazione speciale, sarebbero guai. Perché, adesso, le agenzie di rating promuovono e tutto sembra andare in una direzione ben precisa.


Torna alle notizie in home