Appostato da un mese l’accoltella in strada e la uccide: fermato l’ex marito
Da settimane la pedinava, la osservava da lontano, nascosto dietro gli alberi o fermo al bordo del marciapiede con il casco ancora in testa, come se non volesse farsi riconoscere.
Gli appostamenti
Lo avevano notato in molti nel quartiere di Bruzzano, a nord di Milano. “Era sempre lì, appostato. La guardava e se ne andava”, racconta Antonietta, una delle vicine. Ieri mattina, poco prima delle dieci, quell’attesa si è trasformata in un agguato. Luciana Ronchi, 62 anni, è stata accoltellata a pochi passi dal portone di casa, in via Giuseppina Grassini 5. L’ex marito Luigi Morcaldi, 64 anni, l’ha colpita più volte al volto, al collo e al torace. Poi è salito sullo scooter ed è fuggito via. La donna, riversa a terra tra le auto parcheggiate, è stata trovata agonizzante da una pattuglia della polizia locale in transito.
L’arrivo immediato dei soccorsi
Quando gli agenti sono arrivati, il sangue le macchiava i vestiti e l’asfalto. “Respirava a fatica”, raccontano i soccorritori del 118, intervenuti con urgenza. Luciana era in arresto cardiaco. I sanitari l’hanno rianimata per quaranta minuti sul posto, poi trasferita al Niguarda, dove i chirurghi hanno tentato di salvarla da una lesione profonda alla giugulare. Senza successo: la donna è morta in ospedale nel tardo pomeriggio.
Le testimonianze
“Lui non era normale, si vedeva – continua Antonietta -. Da un mese lo vedevamo ogni giorno, guardava in direzione della sua finestra, per controllarla. Lei era buona, gentile, da poco aveva conosciuto un altro uomo. Mi aveva detto che era felice”. Un’altra testimone ha visto tutto dalla finestra. “Camminava tranquilla, poi è arrivato quel motorino. Lui è sceso, l’ha colpita senza dire una parola. Non ho fatto in tempo a scendere. C’era tanto sangue”. Secondo i primi accertamenti, i due si erano separati tre anni fa. Una storia finita male, tra discussioni e rancori per questioni economiche. Lui, disoccupato, non aveva accettato la fine del matrimonio. Tornava spesso sotto casa, cercava un contatto, un pretesto. Sul luogo del tentato omicidio è arrivato il pm Leonardo Lesti.
Le indagini e il fermo
Con lui i carabinieri e la Scientifica. Gli agenti hanno isolato l’area, repertato il sangue e i segni di trascinamento sull’asfalto. L’arma, un coltello da cucina, non è stata ritrovata. Nel pomeriggio la fuga di Morcaldi è finita nel Parco Nord, a pochi chilometri da via Grassini. Era ancora a bordo dello scooter, lo stesso visto da testimoni. È stato bloccato e arrestato dagli agenti della polizia locale, che lo avevano cercato per ore setacciando la zona con elicotteri e droni. L’uomo non ha opposto resistenza. È apparso confuso, sporco di sangue, e avrebbe detto solo poche parole: “Non volevo ucciderla”. Eppure poche ore prima era una furia annunciata. Nel quartiere la chiamavano “la signora Luciana”. Viveva da sola, dopo aver messo fine a un matrimonio difficile. Aveva ritrovato una certa serenità, curava le piante sul balcone, salutava tutti. “L’ho vista stamattina – dice un’altra vicina – era serena, truccata, con un vestito nuovo. Sembrava pronta per un giorno normale”. Ma per l’ex marito non era finita. Al momento non risultano denunce per stalking né segnalazioni di violenze pregresse. Ma nel fascicolo d’indagine ci sono testimonianze che parlano di minacce, telefonate, appostamenti ripetuti. “Era ossessionato”, dicono gli amici della vittima. I medici lottano per salvarle la vita
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