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Esteri

Hamas restituisce i corpi di altri due ostaggi. Netanyahu preme per il disarmo del gruppo

di Ernesto Ferrante -


Israele ha ricevuto dalla Croce Rossa i resti di due ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre 2023 e portati nella Striscia di Gaza. I soccorritori turchi che Ankara ha inviato per aiutare i miliziani nella ricerca delle salme, sono ancora fermi al valico di Rafah, in attesa del permesso dello Stato ebraico per poter entrare nell’enclave palestinese. “La missione Afad è ancora in attesa al confine. Israele non ha ancora rilasciato l’autorizzazione”, ha riferito una fonte turca, aggiungendo che “Israele non stia rispettando tutte le condizioni del cessate il fuoco”.

Netanyahu non arretra sul disarmo di Hamas

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu vuole il disarmo del movimento islamico di resistenza. “Alla fine, Hamas sarà disarmato e Gaza sarà demilitarizzata”, ha dichiarato Netanyahu durante la cerimonia di consegna dei diplomi ai cadetti della scuola ufficiali Bahad 1. Chiaro il suo avvertimento: “Se saranno truppe straniere a farlo, bene. Se non lo faranno, lo faremo noi”. Il primo ministro ha congelato la nomina di Michael Eisenberg a rappresentante del governo al Centro di coordinamento civile-militare a guida Usa incaricato di attuare l’intesa per Gaza, a causa delle sue posizioni a favore della partecipazione degli ultra-ortodossi alla vita economica e militare.

Washington si muove per una forza internazionale a Gaza

Gli Stati Uniti hanno condotto una serie di colloqui con diversi Paesi per la creazione di una forza internazionale da schierare a Gaza. Il piano, secondo Axios, potrebbe essere presentato nelle prossime settimane. Stati Uniti, Egitto e Giordania, insieme agli istruttori inviati da altri Stati arabi, si occuperanno dell’addestramento. Preoccupa molto la situazione di instabilità. Senza una governance autorevole e accettata da Tel Aviv nella Striscia, è alto il rischio di nuove deroghe al cessate il fuoco.

Qassam Barghouti, figlio del prigioniero palestinese Marwan Barghouti, ha accusato le autorità israeliane di un “persecuzione sistematica” contro il padre nelle carceri. In una intervista ad Al Arabiya, ha denunciato “numerose aggressioni” subite dal genitore. Il giovane ha lanciato un appello al presidente Usa Donald Trump affinché si attivi per il rilascio del padre.

La protesta degli ultra-ortodossi

Oltre 200 mila le persone hanno partecipato alla manifestazione degli ebrei ultra-ortodossi contro la leva obbligatoria nell’esercito israeliano, a Gerusalemme. Un ragazzo di 15 anni è morto cadendo dal grattacielo in costruzione su cui si era arrampicato durante la protesta. A seguito del tragico incidente, gli organizzatori hanno annunciato la fine della mobilitazione.


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