L'identità: Storie, volti e voci al femminile Poltrone Rosse



Esteri

Ucraina nell’Ue, le forzature e il muro dell’Ungheria

La commissaria europea all'Allargamento Marta Kos ha affrontato nuovamente il problema dell'unanimità

di Ernesto Ferrante -


La Commissione Europea si impegna a sostenere l’Ucraina nel raggiungimento dell’obiettivo della chiusura dei negoziati di adesione all’Ue entro la fine del 2028, ma ritiene che Kiev debba accelerare il ritmo delle riforme, in particolare per quanto riguarda “lo Stato di diritto”.

I passi dell’Ucraina verso l’Ue

Nonostante la guerra in atto con la Russia, il Paese ha completato “con successo” il processo di screening e compiuto importanti progressi, soddisfacendo le condizioni necessarie per l’apertura dei cluster uno (aspetti fondamentali), sei (relazioni esterne) e due (mercato interno). Ne occorrono altri tre. L’Ungheria ha finora bloccato l’apertura dei negoziati.

Marta Kos vuole superare l’ostacolo dell’unanimità

La commissaria europea all’Allargamento Marta Kos, in audizione alla commissione Afet, ha sollevato nuovamente la questione dell’unanimità, invitando tutti a chiedersi se è davvero necessario che sia richiesta per 150 passaggi del processo di adesione. Kos vorrebbe un percorso semplificato per poter procedere a livello tecnico, superando gli ostacoli.

“In un’epoca di incertezza geopolitica e instabilità economica, una Ue allargata significa un’Europa più sicura, più forte e più pacifica, in patria e nel mondo. L’allargamento è il miglior investimento che possiamo fare oggi per il nostro futuro”, ha dichiarato il presidente del Consiglio Antonio Costa al forum sull’allargamento dell’Ue organizzato dall’emittente Euronews a Bruxelles.

Zelensky si rivolge a Orban

Nel suo discorso, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rivolto un appello al primo ministro ungherese Viktor Orban a sostenere o almeno a non bloccare il processo di adesione dell’Ucraina al “blocco” europeo.


Torna alle notizie in home