Bari-Foggia, sei arresti della Guardia di Finanza: inchiesta su presunto voto di scambio politico-mafioso
Un’operazione della Guardia di Finanza ha portato all’arresto di sei persone tra le province di Bari e Foggia, nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia su un presunto meccanismo di scambio elettorale politico-mafioso avvenuto durante le elezioni comunali del 2020 a Modugno. L’indagine, che si è sviluppata negli ultimi mesi attraverso intercettazioni, pedinamenti e riscontri documentali, ipotizza un accordo tra esponenti della politica locale e componenti del clan Parisi, attivo nell’area metropolitana barese.
Le accuse, a vario titolo, includono scambio elettorale politico-mafioso, estorsione e detenzione e porto illegale di armi da fuoco. Tra gli indagati figura anche il sindaco di Modugno, Nicola Bonasia, attualmente non destinatario di misure cautelari, ma coinvolto nell’inchiesta. Tra gli arrestati, invece, c’è Antonio Lopez, assessore in carica nell’amministrazione comunale. Secondo la ricostruzione della Dda, durante la campagna elettorale del 2020 alcuni candidati avrebbero cercato l’appoggio della criminalità organizzata promettendo favori in cambio di voti.
Bari-Foggia, l’inchiesta: il presunto ruolo del clan Parisi
Al centro dell’indagine ci sarebbe il presunto ruolo del clan Parisi nel convogliare preferenze su specifici candidati, garantendo sostegno elettorale attraverso pressioni e intimidazioni in alcuni quartieri della città. In cambio – ipotizzano gli investigatori – sarebbero state promesse assunzioni, incarichi e vantaggi economici legati all’amministrazione locale. Le attività tecniche della Guardia di Finanza avrebbero documentato contatti tra emissari del clan e figure politiche, oltre al possesso di armi utilizzate per consolidare la capacità di intimidazione del gruppo criminale.
La Procura antimafia sta ora verificando se esista una rete più ampia di interessi che possa aver influenzato non solo la campagna elettorale ma anche decisioni amministrative successive. Gli inquirenti non escludono nuovi sviluppi e ulteriori coinvolgimenti. Nel frattempo il Comune di Modugno, già scosso dall’inchiesta, si trova di fronte a un possibile terremoto politico-istituzionale.
Gli arrestati sono stati condotti in carcere su disposizione del gip del Tribunale di Bari. Gli interrogatori di garanzia sono attesi nelle prossime ore. Le difese, intanto, annunciano battaglia e contestano le accuse. Anche il sindaco Bonasia, tramite i suoi legali, fa sapere di confidare nella ricostruzione dei fatti e di respingere ogni ipotesi di illecito.
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