L’Ucraina affonda: Zelensky alle prese con la fuga di ministri e soldati
L'avanzata russa viene definita “inarrestabile”
I ministri ucraini della Giustizia e dell’Energia hanno rassegnato le dimissioni nel mezzo dello scandalo corruzione da 100 miliardi di dollari che sta facendo tremare il presidente Volodymyr Zelensky. “I ministri hanno rassegnato le dimissioni in conformità con la legge”, ha dichiarato su Telegram la premier Yulia Svyrydenko. La sostituzione del ministro della Giustizia, Herman Galushchenko, e della ministra dell’Energia, Svitlana Gryntchuk, deve essere approvata dal Parlamento. I più compromessi sono Herman Galushchenko, quando era ministro dell’Energia, e Timur Mindich, un collaboratore di Zelensky che ha lasciato l’Ucraina poco prima del terremoto politico-giudiziario.
Corruzione e tangenti nella cerchia di Zelensky
Le autorità anticorruzione ucraine hanno fatto sapere di aver smantellato un vasto sistema di tangenti legato in particolare alla società statale Energoatom e che sarebbe stato orchestrato da Mindich. Galushchenko vi avrebbe preso parte quando era ministro dell’Energia.
Il partito “Eurosolidarnost” di Petro Poroshenko ha annunciato l’avvio della procedura di richiesta delle dimissioni del Consiglio dei Ministri definito “non professionale e corrotto”, sostenendo che “l’Ucraina non ha mai visto così tanti flussi di denaro nelle mani una sola persona”. La forza politica ha auspicato la formazione di un governo di salvezza nazionale.
Il Cremlino punzecchia Ue e Usa per i soldi a Kiev
“Il Cremlino ha sicuramente prestato attenzione alla questione. Riteniamo che anche le capitali europee e gli Stati Uniti ne abbiano preso atto. In particolare, questi paesi sono stati molto attivi come donatori del regime di Kiev”, ha commentato in maniera beffarda il portavoce della presidenza russa, Dmitry Peskov, nel corso di un briefing con i giornalisti.
Resta viva l’ipotesi dei negoziati
Il segretario di Stato americano, Marco Rubio, al termine delle prime sessioni del G7 Esteri a Niagara-on-the-Lake, in Canada, ha assicurato che gli Stati Uniti restano fermamente impegnati “a lavorare con i nostri partner per incoraggiare la Russia a perseguire la via diplomatica e avviare un dialogo diretto con l’Ucraina per costruire una pace duratura e stabile”.
Prima dell’avvio della ministeriale, il capo della Farnesina Antonio Tajani ha partecipato a una riunione richiesta dall’Ucraina con i ministri degli Esteri di Italia, Germania, Francia e Ue, i membri europei del G7. L’obiettivo dell’incontro, si legge in una nota, è stato quello di rinnovare il sostegno all’Ucraina alla luce degli ultimi sviluppi sul terreno. Il ministro Tajani ha confermato che l’Italia è pronta a fornire ogni assistenza possibile agli ucraini, con particolare attenzione alla resilienza energetica e umanitaria e alla difesa, per la quale è in preparazione un 12mo pacchetto di aiuti militari. Il governo Meloni ha stanziato finora oltre 100 milioni di euro per la resilienza energetica ucraina.
La Russia è pronta a riprendere il negoziato con l’Ucraina a Istanbul, la palla adesso è nel campo di Kiev. Lo ha detto Alexey Polishchuk, alto funzionario del ministero degli Esteri di Mosca. Nel ricordare che in Turchia si sono già tenuti tre round di colloqui diretti tra russi e ucraini, il direttore del ministero degli Esteri responsabile dei Paesi della Csi, ha ricordato che le due parti hanno raggiunto importanti accordi umanitari su scambi di prigionieri di guerra su larga scala, restituzioni dei corpi dei soldati uccisi e ritorno a casa dei civili.
Al fronte i russi stanno avendo la meglio
Sul campo di battaglia, le truppe russe hanno rivendicato il controllo di Sukhoi Yar, una località ucraina nel Donetsk. In rete è diventato virale un video che mostra i militari russi in moto o a bordo di auto civili, mentre procedono nella fitta nebbia verso Pokrovsk, città strategica. Un pilota di droni dell’unità ucraina “Shershni Dovbusha”, nome in codice “Goose”, ha ammesso alla Bbc le difficoltà che il suo esercito sta incontrando nel respingere l’attacco russo.
Klitschko rivela la fuga degli ucraini
L’Ucraina affronta “enormi problemi con i soldati, con le risorse umane”, ha rivelato il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, al network Axel Springers Global Reporters. Klitschko ha definito l’avanzata del nemico “inarrestabile”, spiegando che “attaccano in ondate continue come in un videogioco” e “continuano ad avanzare senza curarsi dei soldati caduti”. Stando al sindaco, la carenza di personale militare si aggrava mentre un numero crescente di uomini in età da leva fugge verso l’Europa.
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