Primo Piano

La presa di Roma

di Adolfo Spezzaferro -

ROBERTO GUALTIERI SINDACO SAMI MODIANO DEPORTATO RUTH DUREGHELLO COMUNITAÕ EBRAICA ALON BAR AMBASCIATORE GIORGIA MELONI PREMIER


Il Giubileo del 2025 è l’occasione propizia per mettere a posto Roma, atto dovuto che vedrà “commissariato” il sindaco dem Roberto Gualtieri in ragione di una regia a livello di Palazzo Chigi. In virtù delle celebrazioni volute da Papa Francesco, il governo Meloni si opererà nel fronteggiare gli eterni mali della Città Eterna: gestione dei rifiuti e problema della sicurezza. Per l’arrivo dei fedeli da tutto il mondo la Capitale non potrà versare nelle attuali pessime condizioni, per niente scalfite dall’amministrazione Gualtieri.

L’INCONTRO GOVERNO-VATICANO

In cima all’agenda capitolina del governo dunque c’è il Giubileo (ordinario, dopo quello straordinario del 2015, il primo celebrato da Bergoglio). E’ stata “una riunione molto fattiva, è andata molto bene”. Queste le parole di monsignor Rino Fischella, il “regista” al quale Papa Francesco ha affidato l’organizzazione degli eventi legati al Giubileo, riferendosi all’incontro di ieri con la delegazione del governo guidata dalla premier Giorgia Meloni. A guidare la delegazione della Santa Sede era invece il Segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin. “Nel corso dell’incontro, durato circa un’ora e mezza, le parti hanno espresso gratitudine – sottolinea anche una nota del Vaticano – per la collaborazione tra l’Italia e la Santa Sede e attesa per un evento che potrà dare un contributo spirituale e culturale alla città di Roma e al Paese”. Presenti per l’Italia anche i vicepresidenti del Consiglio e ministri Antonio Tajani e Matteo Salvini, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano e i diversi ministri che, nelle loro competenze, hanno un ruolo nella “accoglienza dei pellegrini che arriveranno per il Giubileo 2025”.
Al tavolo anche il sindaco Pd di Roma Roberto Gualtieri e il governatore Fdi del Lazio Francesco Rocca. “Ognuno ha portato il suo contributo alle tematiche che sono legate all’accoglienza dei pellegrini e dei turisti” che arriveranno a Roma per l’Anno Santo del 2025. “Il sindaco Roberto Gualtieri – riferisce monsignor Fisichella – ha aggiornato su quelle che sono le iniziative avviate da diversi mesi attraverso la cabina di regia” a Palazzo Chigi. “I primi lavori inizieranno a luglio di quest’anno”. Delegazione del governo e delegazione vaticana torneranno a incontrarsi in futuro per seguire passo passo il programma da attuare per il 2025.

“Caput Mundi” il programma del Dl Pnrr

Tra i lavori e i processi attuativi messi in campo, da segnalare le semplificazioni per velocizzare i cantieri, la “progettazione universale” anti-barriere architettoniche e un piano da un milione di euro per posizionare totem con defibrillatori utili a pellegrini e visitatori. Al Giubileo 2025 e al programma “Caput Mundi” è dedicato l’articolo 31 del dl Pnrr, che si è arricchito di novità durante l’iter in commissione Bilancio. Il cuore della norma è il taglio alla burocrazia. Per le opere principali, dalla Città dello Sport a Tor Vergata al sottovia di Piazza Pia, i soggetti attuatori potranno contare su una conferenza dei servizi semplificata e affidare i lavori con procedura negoziata. L’ultima modifica arrivata in questi giorni riguarda i defibrillatori: spetterà a un Dpcm entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione definire le modalità di posizionamento dei totem, teleconnessi al 118.

I problemi strutturali della Capitale

Gli altri due fronti, strettamente connessi con una riuscita delle celebrazioni dell’Anno Santo sono la gestione dei rifiuti e la sicurezza. Dal canto suo, Gualtieri ricorda come il piano rifiuti di cui fa parte anche il discusso termovalorizzatore sconta il fatto che per anni Roma “è campata su una discarica gigantesca, la più grande d’Europa” che, da quando “giustamente” è stata chiusa, non è stata sostituita da nessuna opera. Così, i rifiuti di Roma “vanno in giro per le discariche della Provincia”, con un costo netto – secondo dati Ama – di 170 milioni di euro per il loro trattamento. Si stima che, nel 2028, se ci sarà il termovalorizzatore, le spese si ridurranno fino a 64,3 milioni di euro.
Per quanto riguarda il degrado e i problemi di sicurezza, l’emergenza non riguarda soltanto le periferie ma anche il centro, come l’area della Stazione Termini, dove vivono molti senzatetto. E dove girare la sera è davvero pericoloso. “C’è un fronte di sicurezza da rafforzare. Un tema che riguarda tutte le grandi città è poi il fatto che molte persone non hanno un lavoro e non hanno una casa, è qualcosa che va affrontato. A monte di tutto c’è un problema. Se non si mettono in campo politiche di integrazione, di avviamento al lavoro, di riconoscimento, si lasciano persone in una condizione di anonimato e di esclusione: per questo come sindaci abbiamo preso una posizione sulla protezione speciale”, sottolinea il primo cittadino di Roma.
Altro problema cronicizzato è quello della viabilità e delle condizioni delle strade. La Giunta capitolina ha approvato lo schema di convenzione tra Roma Capitale, Città Metropolitana e Anas per la manutenzione straordinaria della viabilità principale delle strade cosiddette “di penetrazione”. Con 200 milioni di euro di fondi giubilari.
Il governo centrale vorrà integrare i buoni propositi del sindaco dem perché è in gioco l’immagine internazionale della Capitale. Anche in vista della possibile assegnazione di Expo 2030.

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