Esteri

LEGGE MARZIALE

di Ernesto Ferrante -

GUERRA IN UCRAINA KIEV ATTACCO MISSILISTICO RUSSO SOLDATO


Il Parlamento ucraino ha approvato i decreti della presidenza che prorogano di 90 giorni la legge marziale e la mobilitazione generale a partire dal prossimo 20 maggio. Entrambi i provvedimenti sono passati a larga maggioranza. Nella notte scorsa, l’aviazione militare russa ha colpito uno dei principali hub dell’esercito ucraino nella regione di Dnepropetrovsk. In seguito all’attacco sono apparsi numerosi video che confermano le detonazioni delle munizioni stoccate nell’area industriale della cittadina di Pavlograd, strategica per gli smistamenti nei diversi settori del fronte di Zaporizhzhia e Donetsk. Le forze di Mosca hanno nuovamente bombardato l’oblast ucraino di Kherson. Lo ha riferito su Telegram il governatore militare Oleksandr Prokudin. Dopo i massicci attacchi missilistici contro le infrastrutture critiche, ora si registrano operazioni mirate su importanti obiettivi militari. Nella maggior parte dei casi vengono impiegati droni che fungono da esca per localizzare i sistemi di contraerea che successivamente vengono centrati da missili e messi fuori uso.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ostenta sicurezza su Telegram. “Il nostro Paese ha già dato prova di poter vincere. Abbiamo dimostrato che possiamo liberare la nostra terra dagli occupanti – si legge – Tutti coloro che assicurano la de-occupazione hanno dimostrato che, con la bandiera blue e gialla, torna la vita normale per ogni persona e per ogni famiglia. Il nostro obiettivo è restituire questa vita all’Ucraina intera, a tutte quelle aree che sono ancora temporaneamente sotto occupazione”.
Dalla Danimarca è in arrivo un pacchetto di attrezzature militari del valore di 1,7 miliardi di corone danesi (circa 230 milioni di euro) in vista della controffensiva di primavera, rispetto alla quale il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha invitato tutti a “lavorare di più e parlare di meno”.
Alexander Bogomaz, governatore della regione russa di Bryansk, vicina al confine ucraino, ha accusato gli avversari di aver bombardato la zona. Il giorno prima lo stesso Bogomaz aveva fatto sapere del deragliamento di un treno merci dopo l’esplosione di un ordigno piazzato sui binari.
Il Comitato investigativo della Federazione Russa ha reso noto che è stato compiuto un attentato a Melitopol contro il vice capo del ministero dell’Interno della regione di Zaporizhzia.
L’Esercito ucraino “ha perso più di 15.000 uomini” nell’ultimo mese di combattimenti “nonostante gli aiuti militari senza precedenti” ricevuti dagli alleati. Lo ha affermato il ministro russo della Difesa, Sergei Shoigu, in dichiarazioni riportate dall’agenzia russa Interfax.

Il Cremlino non è a conoscenza di una “iniziativa di pace” del Vaticano a cui aveva accennato domenica il Papa sul volo che lo riportava a Roma dopo il viaggio in Ungheria. Lo ha precisato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov nel corso di una conferenza stampa. “No. Non si sa nulla”, ha risposto Peskov a una domanda dei giornalisti sulla missione vaticana. Poche ore prima anche l’Ucraina aveva spiegato di non essere al corrente di alcuna mediazione della Santa Sede per una soluzione del conflitto. Il presidente russo Vladimir Putin si è collegato in video con Mariupol da San Pietroburgo, in occasione di un primo viaggio del tram nella città occupata.

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